Una lettera, semplicissima e di poche parole, sono le prime parole ufficiali dette dal carcere per Roberto Formigoni: l’ex Presidente della Regione Lombardia da venerdì scorso si trova nel carcere di Bollate dopo la sentenza di condanna della Cassazione, emessa il giorno prima, sul caso Maugeri. Le sue prime parole dalla cella le dedica al settimanale “Tempi” che più volte anche nel recente passato ha dimostrato vicinanza all’ex senatore e battaglie contro l’intento di criminalizzare l’esperienza di buon governo della Lombardia sotto i 20 anni di Formigoni. «Carissimi amici, grazie per l’abbonamento, e per gli articoli e le testimonianze che mi avete inviato! Vi prego di pubblicare, magari anche più di una volta, queste mie parole, perché i messaggi che mi arrivano sono proprio tanti». Nella seconda parte della lettera pubblicata oggi da Tempi, Formigoni scrive anche «Ringrazio tutti gli amici e le persone che in questi giorni mi stanno facendo pervenire lettere, telegrammi, cartoline, mail di sostegno e di stima. Non riuscirò mai a ringraziarvi personalmente come vorrei. Vi ringrazio e vi saluto tutti tramite Tempi. Ciao».
ANCORA POLEMICHE CONTRO ROBERTO FORMIGONI
In un post scriptum è ancora Formigoni a specificare il perché di così poche parole in commento alla situazione che lo ha travolto negli ultimi giorni, «Comprendete bene che da parte mia ogni parola in più sarebbe fuori luogo. A voi auguro buon lavoro e buona battaglia». In una ricostruzione fatta oggi sulla Stampa, il collega Fabio Poletti ha riportato anche alcuni commenti fatti con i compagni di cella e i collaboratori del carcere di Bollate con i quali l’ex Governatore sta iniziando ad intessere rapporti nei suoi primi giorni di detenzione forzata: «siate forti, io ho la coscienza a posto e la fede che mi sostiene». Non si placano invece le polemiche politiche dietro la condanna per corruzione comminata allo stesso Formigoni, con il gruppo M5s Lombardia che insiste sull’attaccare l’esperienza di Governo della Regione divenuta al pari delle migliori d’Europa: «Roberto Formigoni è stato condannato definitivamente a 5 anni e 10 mesi di reclusione per corruzione e ha danneggiato tutti i cittadini lombardi che vanno risarciti. È possibile per la Regione Lombardia avanzare in via autonoma un’apposita richiesta di risarcimento danni in sede civile. È possibile per la Regione Lombardia avanzare in via autonoma un’apposita richiesta di risarcimento danni in sede civile», richiede la mozione in Regione avanzata dal capogruppo Luigi Pgccirillo. L’attuale Governatore Fontana invece ha detto al Consiglio Regionale «amareggiato e dispiaciuto per Formigoni che per diciotto anni ha contribuito a sviluppare una incontestabile serie di importanti primati in Lombardia».