C’è l’intesa fra l’Inps e i Caf in merito al Reddito di cittadinanza. La consulta ha emesso una nota nelle scorse ore in cui si ufficializza l’intesa «sul rinnovo della convenzione Isee e sulla nuova convenzione del Reddito di cittadinanza. La delegazione – si spiega – ha giudicato positivamente il punto di incontro raggiunto che permetterà l’avvio dell’assistenza alle famiglie sulle richieste di Reddito e pensione di cittadinanza e la continuità del servizio Isee. Grazie a questa intesa si attiva così uno dei canali possibili per la presentazione delle domande per il sussidio». I Caf accoglieranno quindi le domande presentate per fare richiesta del Reddito di Cittadinanza, per poi inviarle all’Inps gratuitamente. Per ogni pratica aperta, i Caf riceveranno 10 euro iva esclusa (12.2 con l’iva), con l’aggiunta di cinque euro iva compresa per ogni integrazione alla domanda presentata. Un accordo sicuramente molto importante, a poche ore dalla pubblicazione online sul sito dell’ente di previdenza sociale del modulo per fare domanda del reddito di cittadinanza, e a pochi giorni dall’entrata in vigore effettiva della stessa misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
REDDITO DI CITTADINANZA: POLEMICHE SUI CONDANNATI
Altre polemiche sul reddito di cittadinanza, Fratelli d’Italia sul piede di guerra: «Scandaloso! Bocciato al Senato l’emendamento di FdI per escludere dal reddito di cittadinanza chi ha subito condanne penali superiori a due anni. Così prenderanno i soldi anche spacciatori, ladri, truffatori. Una pacchia per i delinquenti sulle spalle degli italiani onesti», l’attacco di Giorgia Meloni. Una questione che sta tenendo banco in queste ore, ecco le parole del deputato Marco Silvestroni: «Davvero gravissimo che si dia la possibilità anche ai criminali di usufruire del reddito di cittadinanza. Trovo inspiegabile la bocciatura dell’emendamento presentato in senato da FdI che chiedeva appunto di escludere dalla platea di beneficiari del sussidio tutte le persone che hanno ricevuto condanne definitive superiori a due anni. Gli italiani onesti hanno bisogno di essere garantiti, tutelati e sostenuti nell’accesso al lavoro. Hanno bisogno inoltre di recuperare fiducia nelle istituzioni e nella politica e non di perderla del tutto grazie a scelte scriteriate come questa». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
POSTILLA A PAG. 9: “FINO A ESAURIMENTO SCORTE”
Da oggi è disponibile sul sito dell’Inps il modulo per fare richiesta di reddito di cittadinanza, il noto sussidio per un massimo di 780 euro mensili, destinato alle famiglie in difficoltà. Il modulo in questione è composto da 9 pagine, e attenzione a quanto si legge sull’ultima delle nove: «In caso di esaurimento delle risorse disponibili per l’anno di riferimento, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è ristabilita la compatibilità finanziaria mediante rimodulazione dell’ammontare del beneficio». Per farla breve, il reddito di cittadinanza sarà elargito per l’anno in corso finché non si esauriranno le risorse per la stessa misura: nel caso in cui ciò avvenga, avverrà una decurtazione della ricarica della famosa card di cittadinanza. Con tale postilla si confermano di fatto le remore iniziali di chi appunto dubitava sulla reperibilità delle risorse necessarie per dare 780 euro al mese a cinque milioni e mezzo di persone. Al momento non è ancora arrivato nessun commento ufficiale in merito, ma in rete si sta già creando un acceso dibattito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MODULO REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA ONLINE
Il sito dell’Inps ha pubblicato il modulo per richiedere il reddito e la pensione di cittadinanza, il sussidio che prevede un assegno mensile massimo di 780 euro, in favore delle famiglie in difficoltà economica. Per scaricare e visualizzare il modulo bisognerà accedere all’apposita sezione del sito “Prestazione e servizi”. Si tratta di un documento di quattro pagine in cui si spiega appunto il funzionamento del rdc, nonché i vari requisiti necessari per poter accedere allo stesso, e infine, cinque pagine da compilare. Si fa inoltre netta distinzione, all’interno dello stesso modulo, fra reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza: quest’ultima riguarda infatti quei nuclei famigliari al cui interno vi sono una o più persone di età pari o superiore ai 67 anni. Il sussidio potrà essere richiesto a partire dal prossimo 6 marzo con tre modalità: presentando il modulo compilato presso gli uffici postali, presso i centri di assistenza fiscale (Caf), o infine, attraverso il sito dedicato www.redditodicittadinanza.gov.it.
REDDITO CITTADINANZA: MODULO SUL SITO INPS
Prima di effettuare la domanda è necessario presentare la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica per l’Isee presso l’Inps, per attestare i componenti del proprio nucleo famigliare nonché i dati relativi a reddito e situazione patrimoniale immobiliare e mobiliare. Una volta presentata la domanda per avere il rdc, questa sarà inviata all’Inps entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta, e nei successivi 5 giorni lo stesso ente verificherà che il richiedente disporrà di tutti i requisiti necessari per ottenere il sussidio. Se la domanda andrà a buon fine, l’esito positivo verrà comunicato via email o sms, e il “bonifico” verrà poi accreditato su una carta di pagamento elettronica dedicata. La pubblicazione del modulo per avere il “reddito” giunge a poche ore dall’approvazione in senato del maxi-decreto che prevedeva al suo interno proprio la stessa misura firmata M5s, nonché Quota 100, la riforma delle pensioni. Ora il decreto passerà alla Camera prima della sua entrata in vigore definitiva.