Mancano due giorni al derby Lazio-Roma e la tifoseria dei biancocelesti ha pensato bene di “riaprire” uno dei casi più ignobili avvenuti negli ultimi anni sugli spalti degli stadi, autentiche “zone franche” per violenze, insulti e apologie di reati. «Romanista Anna Frank» è la scritta scoperta oggi a Roma vicino a Circo Massimo, in pieno centro della Capitale con tanto di svastica accanto alla sigla SLL. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polizia locale di Roma insieme al personale di Ama per procedere alla rimozione della scritta indegna che richiama la giovanissima ragazza ebrea olandese, autrice del famoso “Diario” durante la Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo per la città non è certo la prima volta che avvengono fatti del genere, basti ricordare il caso degli adesivi con l’immagine di Anna Frank con maglia della Roma lasciati durante una partita del 22 ottobre 2017 sulla vetrata della Curva Sud dello Stadio Olimpico. La procura di Roma aprì poi un’inchiesta per istigazione all’odio razziale (mentre la Serie A organizzò un evento la giornata successiva leggendo all’inizio dei match un brano del Diario di Anna Frank) mentre il Tribunale federale nazionale della Figc sanzionò la Lazio con un’ammenda di 50mila euro. Il Presidente della Lazio Claudio Lotito assieme ad una delegazione della squadra biancoceleste si presentò davanti alla Sinagoga di Roma per deporre corone di fiore in segno di scuse (accompagnato dalle polemiche però per la famosa gaffe “vado a fare questa sceneggiata”).



RAGGI “QUESTO È SCHIFO NON TIFO”

«La scritta su un muro comparsa vicino il Circo Massimo mi fa orrore. Questo schifo non è tifo, non è calcio. Ringrazio i Pics della Polizia Locale di Roma Capitale per l’immediato intervento di rimozione della vile scritta» è stato il primo commento di Virginia Raggi, sindaco di Roma Capitale, accompagnata dalle parole del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, «Ancora una volta alcuni delinquenti usano il calcio per lanciare i loro squallidi insulti. Il derby di Roma deve essere un momento di grande partecipazione, agonismo, rispetto e anche ironia. Il resto è solo un’ignobile dimostrazione di ignoranza». Il derby della Capitale si avvicina dunque nel peggior modo con un clima avvelenato da questo e altre piccoli episodi che purtroppo vanno oltre il normale e sano “sfottò” cittadino: l’antisemitismo e soprattutto l’ignoranza, purtroppo, regnano ancora sovrani almeno in alcuni ambienti del nostro Paese.



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