Divieto di soggiorno in Lombardia per Marco Piovella: il leader della curva interista dei Boys, in carcere per rissa aggravata in seguito agli scontri prima di Inter-Napoli durante i quali morì Daniele Belardinelli, è ritenuto «socialmente pericoloso» e «potrebbe commettere altre violenze quando tornerà libero» secondo il pubblico ministero Francesco De Tommasi. Il pm ha chiesto la misura di prevenzione nel corso dell’udienza davanti alla Sezione misure di prevenzione, con la Questura di Milano che aveva richiesto la sorveglianza speciale per l’ultrà per la durata di tre anni, come riportano i colleghi di Repubblica. La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni, con Piovella presente in udienza: il tifoso ha sostenuto di non essere il capo della curva interista e di non essere stato lui a organizzare il blitz contro i sostenitori del Napoli.



MARCO PIOVELLA “SOCIALMENTE PERICOLOSO”: IL COMMENTO DELL’AVVOCATO

Come sottolinea Sky Sport, l’avvocato Mirko Perlino ha considerato la richiesta di divieto di soggiorno in Lombardia «assurda». Il pubblico ministero ritiene che sussista un «rischio di serialità»: Piovella, una volta in libertà, potrebbe commettere nuove violenze nell’ambito del mondo ultrà. Questo il giudizio dell’avvocato de “il Rosso”: «Noi siamo fiduciosi per il rigetto della richiesta. Una richiesta immotivata. Piovella oggi ha spiegato che non è il capo e non ha organizzato gli episodi violenti. Piovella è residente a Milano, la sua attività di lavoro è a Milano». Ricordiamo che l’ultrà, assieme ad altri quattro arrestati, ha scelto il processo con rito abbreviato e l’udienza davanti al Gup si terrà l’11 marzo 2019.

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