Aveva già portato la sua auto, una Bmw X3, presso una carrozzeria di Caserta, dove oggi è stata sequestrata e sottoposta a tutti gli accertamenti del caso. A meno di 24 ore dall’incidente mortale nel quale sono rimasti coinvolti due giovani migranti ventenni (precisamente un 20enne della Guinea ed un 19enne del Senegal) che procedevano in sella alle loro biciclette, è stato arrestato il presunto pirata della strada. L’uomo, Antonio Corvino, 42enne di Caserta, era alla guida della sua auto intorno alle 3 del mattino, quando ha travolto, senza fermarsi in tempo né successivamente per prestare soccorso, i due giovani. Secondo i sospetti dei carabinieri, poi, avrebbe portato la vettura in carrozzeria nel tentativo di cancellare i segni dell’incidente mortale. Attualmente il presunto pirata è stato già trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine si è rivelata particolarmente complessa alla luce della mancanza di testimoni su un tratto di strada particolarmente buio. Al presunto responsabile le forze dell’ordine sono giunte dopo i rilievi e le tracce di vernice presenti sulle bici. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FERMATO PIRATA DELLA STRADA
Un uomo di 42 anni è stato fermato nelle passate ore a Caserta accusato di aver travolto e ucciso i due migranti in bici, ieri mattina, sulla statale 7 bis. Secondo quanto riferito oggi da Tgcom24, si tratta di Antonio Corvino, identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza di alcuni locali della zona, nel tratto tra Nola-Villa Literno e Capua, nei pressi di Teverola, dove è avvenuto l’incidente. La sua auto sarebbe stata individuata in una carrozzeria di Caserta e posta prontamente sotto sequestro. Nei confronti dell’uomo è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto per omicidio stradale, emesso dalla Procura di Napoli Nord. Come era emerso ieri dai primi accertamenti eseguiti sul posto, sull’asfalto non erano stati intravisti segni di frenata quindi ciò lasciava pensare non solo che il conducente della vettura non si era fermato ma che non era sceso neppure dopo l’impatto per prestare soccorso. Le vittime erano due giovani migranti di circa 20 anni, regolari sul territorio Italiano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CACCIA ALL’UOMO: NESSUNA FRENATA
Tragedia nel Casertano dove due giovani uomini stranieri sono stati travolti ed uccisi da un’auto pirata mentre erano in sella alle proprie biciclette. Secondo i primi rilievi eseguiti dai Carabinieri, come riporta Tpi, non sarebbero stati evidenziati segni riconducibili ad una frenata e nessuno, dopo l’incidente mortale, si sarebbe fermato per prestare soccorso ai due giovani coinvolti. Le vittime sarebbe due migranti, entrambi di circa 20 anni d’età, uno originario del Gambia e l’altro del Senegal, i quali si trovavano in bici molto probabilmente diretti verso i campi per lavorare anche in questa giornata di domenica. Si trovavo sulla statale 7 Bis nel tratto che conduce dalla Nola-Villa Literno a Capua nei pressi del comune di Teverola, in provincia di Caserta, quando sono stati travolti nelle prime ore di oggi 3 febbraio, morendo probabilmente sul colpo. A dare per primo l’allarme, allertando prontamente soccorritori e forze dell’ordine, un passante che questa mattina ha notato la presenza delle due bici sul ciglio della strada, completamente distrutte in seguito al violento impatto con l’auto pirata.
2 MIGRANTI IN BICI TRAVOLTI E UCCISI DA AUTO PIRATA A CASERTA
Giunti sul posto dell’incidente, i Carabinieri di Aversa hanno avviato immediatamente tutte le indagini del caso appurando come sull’asfalto non vi fosse alcun segno di frenata in corrispondenza del punto in cui i due migranti sarebbero stati travolti. Indizio evidente che chi era alla guida della sua auto non si è fermato neppure per prestare successivamente soccorso o dare l’allarme. I due giovani, stando alle prime notizie, sarebbero entrambi immigrati regolari in Italia. Nonostante la ricerca delle forze dell’ordine, al momento nessun testimone avrebbe assistito all’incidente mortale. A rendere più complesso il lavoro, l’assenza di telecamere in zona. Sicuramente quel tratto di strada viene definito da chi la percorre regolarmente poco illuminato, quindi ricco di insidie. Al momento gli inquirenti hanno avviato una caccia all’uomo al fine di identificare il pirata che dopo aver travolto i due migranti non si è fermato per prestare loro soccorso. Non è neppure chiaro se ad essere coinvolta sia o meno una sola vettura.