Purtroppo dopo l’ennesima emergenza neve in Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, sono da segnalare due valanghe avvenute quest’oggi: nel comune di Saint-Pierre, nell’alta Valle d’Aosta e sul passo Sella in Trentino. Purtroppo un scialpinista è morto travolto dalla slavina che si è staccata, secondo le informazioni riferite dal Soccorso Alpino, attorno alle ore 13.30 sotto la Punta Oilletta (a circa 2500 metri di quota). La zona è frequentata da escursionisti e appassionati di sport invernali e purtroppo una squadra di tre persone è stata sorpresa dalla violenza della valanga staccatasi questo pomeriggio: un uomo di 44 anni è morto, mentre gli altri due scialpinisti sono stati individuati, recuperati e salvati dal Soccorso Alpino dopo diverse ore per via del forte vento e della scarsa visibilità sull’aerea della Punta Oiletta. È stata drammaticamente recuperata anche la salma dell’esperto sciatore, dopo alcune ore di ricerche sotto la slavina di neve.



ANCORA CAOS SULLE MONTAGNE PER L’EMERGENZA NEVE

Stando alla prima ricostruzione, la valanga-killer sarebbe stata in primo luogo causata da una rottura di una placca di neve “spostata” dal vento: è precipitata poi per 200 metri andando a colpire il gruppo di sciatori che stava sopraggiungendo per risalire un’altra cima. L’emergenza neve aveva fatto estendere un bollettino valanghe regionale in Valle d’Aosta con pericolo di «neve ventata»: nonostante il divieto però diversi escursionisti hanno “sfidato” la sorte e ora purtroppo si registra l’ennesima tragedia in alta montagna. «La vittima è un 44enne residente nella provincia di Milano, morto travolto da una valanga, staccatasi attorno alle 13.45 di oggi, domenica 3 febbraio», riporta Aostasera questo pomeriggio, spiegando come il livello del pericolo valanga sia classificato 3-marcato su 5. Nel frattempo, in Trentino Alto Adige alcuni turisti russi sono rimasti bloccati sulla strada del Passo Sella da una slavina che ha di colpo investito la carreggiata: «Il Soccorso alpino del Trentino settentrionale e vigili del fuoco, hanno raggiunto a piedi le persone bloccate dal cumulo di neve, staccatasi da sotto la parete del Piz Ciavazes, e le ha accompagnate a valle incolumi», riportano i colleghi del Quotidiano Nazionale. Da ultimo, segnaliamo la terza valanga di giornata a Cortina d’Ampezzo sulla Tofanina: la slavina aveva un fronte di 60 metri, grossa paura iniziale perchè uno sciatore mancava all’appello, ma per fortuna è stato subito ritrovato.

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