Il 4 febbraio la Chiesa Cattolica celebra San Giuseppe da Leonessa. San Giuseppe da Leonessa viene beatificato nel 1737 da papa Clemente XII. La sua canonizzazione, invece, è opera di papa Benedetto XIV nel 1746. Per la sua storia e l’operato di evangelizzazione in Medio Oriente viene considerato il santo protettore delle missioni in Turchia. Inoltre è famoso il miracolo che è stato l’elemento chiave per la sua canonizzazione. Si narra, infatti, che nel 1737 una donna dà alla luce un figlio che decide di chiamare Giuseppe. E’ fin da subito evidente che il bambino presenta qualche problema in quanto non ha ossa nella parte inferiore del corpo. Vengono consultati i più importanti medici e luminari dell’epoca ma, a parte testimoniare e certificare la mancanza di un apparato osseo nelle parti inferiori del corpo, nessuno può fare molto. La madre disperata nel giorno di Pasqua del 1739 decide allora di lasciare il bambino sull’altare della chiesa di Leonessa. Proprio qui avviene il miracolo in quanto dopo qualche minuto la madre si pente e torna a riprendere suo figlio e lo trova in piedi sulle sue gambe e con lo scheletro inferiore completamente conformato.
LA VITA E LA STORIA DEL PATRONO DELLE MISSIONI
La vita di Giuseppe da Leonessa è tutta dedicata a Dio e al suo amore. Nel 1572 decide di entrare nell’ordine dei frati cappuccini e sceglie il convento di Assisi. Qualche anno dopo, nel 1580, viene finalmente ordinato sacerdote ad Amelia ma la semplice vita sacerdotale non gli basta a colmare il desiderio di prodigarsi per gli altri. Così nel 1587 chiede al papa Sisto V e ottiene il suo permesso per trasferirsi a Costantinopoli per alleviare le sofferenze di tutti coloro sono stati imprigionati dai turchi per la loro fede. Approfitta per l’occasione anche per portare avanti un’opera di evangelizzazione che non è sicuramente semplice dato il territorio. Dopo aver tentato anche di convertire il sultano Murad III viene imprigionato e torturato. Tornato in Italia decide di dedicarsi all’assistenza delle persone povere e bisognose e concentra la sua attenzione soprattutto sui numerosi e poveri villaggi che si trovano in Abruzzo e in Umbria. Muore ad Amatrice il 4 febbraio 1612, in odore di santità e dopo aver compiuto diversi miracoli.
Oltre a San Giuseppe da Leonessa nello stesso giorno si festeggia anche il vescovo Sant’Aventino di Chartres, il martire San Giovanni de Britto, i martiri Santi Filea e Filoromo, gli abati San Nicola Studita e San Rabano Mauro, Sant’Isidoro, la regina e religiosa Santa Giovanna di Valois e infine i Santi e martiri Papia, Diodoro e Claudiano.