Arrivano importanti aggiornamenti dalle indagini sulla morte di Sissy Trovato Mazza, l’agente della polizia penitenziaria morta il 12 gennaio 2019 dopo due anni di coma. Come riporta Chi l’ha visto?, sono state trovate delle tracce biologiche sulla pistola ritrovata all’interno dell’ascensore dell’ospedale dove stava effettuando una sorveglianza ad una detenuta che aveva partorito da poco. La Procura di Venezia, che ha nominato un pool di consulenti, e il perito della famiglia Trovato Mazza (Anna Barbaro) hanno trovato delle tracce di DNA con un esame irripetibile: al momento non si sa se queste appartengano a Sissy oppure a qualcun altro, saranno necessarie altre analisi. Polizia Penitenziaria riporta che potrebbero servire due mesi per i risultati.
SISSY TROVATO MAZZA, LE ULTIME SUL CASO
E’ stata avviata un’indagine sul carcere della Giudecca, con il ministero della Giustizia che ha promesso che sarà fatto il possibile per ricostruire la verità. Una ex detenuta della Giudecca recentemente ha rilasciato alcune dichiarazioni choc: «Ora che Sissy è morta, deve venire fuori tutta la m**a della Giudecca, dirò tutto. So che Sissy aveva scoperto la presenza di droga, parliamo di cocaina, per essere precisi e so anche dove veniva nascosta e come veniva tenuta lontana dalle perquisizioni. Quando arrivavano a controllare i cani antidroga venivano trattenuti per un po’ giù, mentre la coca veniva nascosta nelle plafoniere della cella 2, dove certo i cani non potevano raggiungerla». La famiglia non ha alcuna intenzione di fermarsi e vuole trovare la verità: «Non so cosa sia successo a mia figlia. Sicuramente in quell’ascensore era andata per chiarire qualcosa con qualcuno. Per noi è assurdo che sia andata lì per suicidarsi, non ne aveva motivo».