Anche il Governo si stringe attorno alla famiglia di Manuel Bortuzzo dopo la terribile tragedia ancora dalle cause semi-ignote: dopo le parole di Salvini, interviene anche il n.2 della Lega e responsabile con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti «Sostegno e vicinanza a Manuel e alla sua famiglia. Una tragedia che addolora tutti noi. Se la famiglia vorrà andrò a trovare il giovane atleta per dirgli che non è solo è che le istituzioni sono al suo fianco in questa battaglia drammatica che dovrà affrontare». Si era trasferito a Roma per potersi allenare con i suoi idoli, Detti, Paltrinieri e tutti gli altri big del nuoto italiano che in Manuel credevano molto e che speravano per lui l’accesso alle Olimpiadi. Ora la gara e la battaglia è decisamente diversa: «Apprendo le ultime notizie sulla salute del giovane nuotatore Manuel Bortuzzo proprio mentre mi trovo in visita nel centro polisportivo delle fiamme gialle di Castelporziano, dove Manuel spesso si allenava. Spero che dal S.Camillo possano arrivare presto notizie più rassicuranti sulle sue condizioni. Il Governo è vicino a Manuel e alla sua famiglia in questo momento difficile e auspichiamo che i colpevoli vengano al più presto individuati», sottolinea il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Simone Valente (M5s). Non mancano purtroppo anche in queste ore drammatiche le polemiche “politiche” dietro alla tragedia di Manuel Bortuzzo: «Mentre si consuma il dramma di Manuel e della sua famiglia, la sindaca Raggi ride all’ennesima presentazione annuncio sullo Stadio della Roma. In altri tempi si sarebbero convocate riunioni straordinarie in Campidoglio, Prefettura e Viminale. Oggi sembra che il pericolo sicurezza non li riguardi, la Raggi fa finta di nulla e Salvini si comporta come se la sicurezza dei cittadini non fosse la sua prima e principale responsabilità», scrive su Facebook il deputato Pd Michele Anzaldi.
FILIPPO MAGNINI: “NON MOLLARE, PREGO PER UN MIRACOLO”
Sono le ore più difficili per Manuel Bortuzzo, il 19enne nuotatore sparato a quanto pare per errore nel quartiere Axa di Roma. Dopo le parole del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, che ha invocato il miracolo per il giovane nella speranza che il verdetto dei medici possa essere rivisto e il ragazzo possa tornare a camminare, un altro “grande” del nuoto italiano fa sentire la sua vicinanza al talento di Treviso. Si tratta di Filippo Magnini, l’ex campione del mondo nei 100 stile libero, che sul proprio profilo Instagram ha dedicato un posto a Manuel:”Forza Manuel! Assurdo quello che ti è successo, assurdo quello che stai passando, assurdo quello che sta vivendo la tua famiglia. Prego e spero che avvenga il miracolo e che vada tutto a posto! Da nuotatore quale sei ti dico:”Forza e coraggio, lotta e non mollare mai”. Un abbraccio alla famiglia”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA NOTA DELLA FEDERNUOTO
Dopo l’annuncio choc dei medici che di fatto danno davvero pochissime speranze affinché Manuel possa ritornare a camminare (anzi, scientificamente non ve n’è nessuna) interviene con una lunga nota il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli: ha appena lasciato l’ospedale San Camillo per prestare vicinanza e conforto alla famiglia di Manuel e dichiara «Speriamo in un miracolo, chiediamo il massimo rispetto per la privacy e confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura affinché consegnino alla giustizia i responsabili del vile agguato avvenuto nella notte tra sabato e domenica». Barelli ha voluto poi ringraziare e ricordare «papà Franco, di mamma Rossella e dei fratelli Michelle, Jennifer e Kevin l’ospedale San Camillo, le forze dell’ordine e tutti coloro che stanno inviando messaggi di affetto e solidarietà Continueremo ad offrire la migliore assistenza possibile al giovane Manuel e alla sua famiglia e auspichiamo che questo dramma possa diventare un monito per un futuro diverso. Una serata tra amici non può trasformarsi in tragedia». Intanto sul fronte indagini, la Procura di Roma continua la caccia all’uomo-uomini che hanno fatto partire il proiettile fatale per il povero 20enne nuotatore: le testimonianze parlano di un aggressore che avrebbe agito a bordo di uno scooter. Il Ministro degli Interni Matteo Salvini in un breve tweet questo pomeriggio ha voluto manifestare la sua vicinanza alla famiglia Bortuzzo, «Sono vicino a Manuel e alla sua famiglia, stiamo facendo tutto il possibile perché i delinquenti che hanno sparato siano presi e messi in galera».
I MEDICI: “MANUEL BORTUZZO RESTERÀ PARALIZZATO”
Era l’annuncio meno atteso e sperato dalla famiglia, dal nuoto italiano e dallo stesso 20enne colpito per errore durante una sparatoria a Roma nella notte tra sabato e domenica: «Manuel Bortuzzo resterà paralizzato». Il terribile comunicato dei medici del San Camillo di Roma è giunto pochi minuti fa e la Federnuoto subito lo ha diffuso, con dolore immenso per il destino segnato di questo giovanissimo ragazzo promessa del nuoto italiano. Alberto Delitala, il chirurgo che ha operato Manuel dopo la sparatoria, ha spiegato ai colleghi presenti in conferenza stampa «nonostante la decompressione del midollo, il midollo non conduce. Abbiamo effettuato uno studio bioelettrico che ha evidenziato una lesione midollare completa. E questo ci porta a dire che con le attuali conoscenze della scienza neurologica non ci possa essere una ripresa del movimento delle gambe». Il dottore Cingolani ha poi aggiunto «decorso post operatorio è soddisfacente, i parametri cardiorespiratori sono buoni, anche se è ancora troppo presto per poter sciogliere la prognosi». È evidente che però l’annuncio fatto dal direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo è quanto rimarrà impresso nella memoria di tutti: salvo miracoli, non solo Manuel non tornerà a nuotare ma nemmeno a camminare.
L’AMICO, “SCAMBIATO PER UN ALTRO”
Si continua a parlare del povero Manuel Bortuzzo, la 19enne promessa del nuoto di Treviso, che è stato raggiunto da una serie di colpi d’arma da fuoco fuori da un pub a Roma. Un amico che era con lui quella tragica notte, ha parlato ai microfoni di Storie Italiane, programma di Rai Uno, dicendo: «Prima di quanto accaduto eravamo andati ad una festa, c’erano Manuel la sua ragazza, un suo amico e la sua fidanzata. Alle due sono andati via, volevano andare in un pub per chiudere la serata, ma quando sono arrivati lì il titolare del locale gli ha detto che il bar era chiuso. Era vestito in maniera elegante, con una camicia e un pantalone, e una giacca scura. Secondo me l’hanno scambiato per un’altra persona, non c’è spiegazione». Al momento le condizioni del ragazzo, che ha subito la perforazione del polmone e il danneggiamento della spina dorsale, sono stabili. Secondo i medici il giovane non sarebbe più in pericolo di vita ma i professori temono che lo stesso possa non tornare più a camminare per via dei danni subiti dal midollo. «Nel 2019 non si è in sicurezza nemmeno a camminare in strada, non è bello», le parole del padre affranto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANUEL BORTUZZO, IL 19ENNE NUOTATORE A RISCHIO PARALISI
Non sa trovare una spiegazione plausibile papà Franco allo sparo che la notte tra sabato e domenica ha ferito Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto italiano, mentre si trovava nel quartiere Axa di Roma, nella piazza del pub Eschilo. Intervistato da Il Messaggero, l’uomo racconta come poco prima del colpo di pistola i due si fossero scambiati una serie di messaggi ironici, spensierati:”Con Manuel ci siamo messaggiati poco prima che andasse alla festa dei 18 anni e poi all’Axa. Mi ha scritto stasera esco con Martina. Allora io gli ho chiesto chi è Martina?. E lui: La mia nuova fiamma. Ci abbiamo scherzato su da padre a figlio. Gli ho scritto ma dura fino a San Valentino? . E lui: Sì, sì è una brava ragazza. Poi la tragedia”. Franco Bortuzzo, venditore d’auto a Treviso, ammette:”Roma è una città meravigliosa ma può succedere di tutto, si rischia la vita per niente. Mai avrei pensato che potesse accadere un’assurdità del genere. Non credevo ci fosse tanta crudeltà. Avevo sentito parlare di Ostia, dei clan sul litorale, ma finché non ti toccano da vicino queste cose, non ti rendi conto di ciò che vogliano dire. Forse mio figlio è stato scambiato per un’altra persona per via del cappellino che indossava o chissà. Inspiegabile” (agg. di Dario D’Angelo)
MANUEL BORTUZZO, NUOTATORE FERITO DA COLPO DI PISTOLA
Manuel Bortuzzo purtroppo non muove ancora le gambe e versa in condizioni tutt’altro che “tranquille” all’ospedale San Camillo di Roma: dopo una giornata e mezzo di ricovero, il nuotatore 19enne promessa della Federnuoto italiana – ferito da un colpo di pistola la notte tra sabato e domenica alla periferia di Roma – resta stabile ma in osservazione per capire se vi siano dei miglioramenti specie sugli arti inferiori. Il bollettino dell’ospedale oggi pomeriggio non è stato purtroppo risolutivo: «Il giovane presenta un buon stato di coscienza ma al momento non ci sono segni di ripresa agli arti inferiori. Verrà eseguita una risonanza magnetica e sono in corso i potenziali evocati, che ci daranno un’indicazione sulla possibilità del midollo spinale di condurre l’impulso nervoso» ha spiegato all’Ansa il direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo, Alberto Delitala. «Per quanto riguarda la funzionalità del midollo – ha proseguito Delitala, «non ci sono novità. Non ci sono segni di ripresa agli arti inferiori»: in mattinata un fortissimo appello era stato emanato da Franco Bortuzzo, il papà del giovane nuotatore, disperato per quanto avvenuto nella folle notte romana: «Chi ha visto abbia il coraggio di parlare. Manuel – ha raccontato all’Ansa – era assieme alla sua nuova ragazza che ha conosciuto nel Centro Olimpico e avevano deciso di festeggiare e mangiare un panino fuori con gli amici. Ho visto la ragazza, era sconvolta, durante la sparatoria era vicino a lui, poteva essere colpita anche lei, venticinque minuti ad aspettare l’ambulanza con uno agonizzante per terra e la polizia è stata dura».
BORTUZZO COLPITO “PER COLPA” DEL CAPPELLINO?
In conclusione al lungo appello fatto, il papà del nuotatore 20enne rilancia «Se qualcuno ha il coraggio di dare un segnale, un avviso e di aiutare l’autorità giudiziaria ne sarei grato, siamo nel 2019 e ancora succedono queste cose nelle strade. Io confido che chi ha visto qualcosa abbia il coraggio di dire ‘io ho visto’ e aiuti la polizia nelle indagini per fermare queste due persone che hanno sparato da un motorino colpendo all’impazzata persone che non c’entravano niente». Manuel è stato ferito da un colpo di arma da fuoco nella notte tra sabato e domenica al quartiere Axa, nella piazza del Pub Eschilo dopo che proprio in quel locale si era consumata una violentissima rissa: pare che Bortuzzo non sia mai entrato in quel pub e si trovava assai lontano dalla zona della rissa, eppure tre colpi di pistola sono stati sparati verso di lui e mentre i suoi amici sono riusciti ad evitarli, il nuotatore originario di Treviso che sogna le Olimpiadi purtroppo è rimasto ferito. È stato scambiato di persona, pare, un errore “capitale” che ora rischia di bloccare per sempre i sogni di gloria del ragazzo amato da tutti in Federazione: mentre gli inquirenti indagano a fondo su cosa sia successo all’interno e all’esterno del Pub dell’Axa – un sospettato interrogato nega di avere qualsivoglia legame con i fatti della scorsa notte – il papà di Manuel svela un dettaglio cruciale per capire il perché del possibile scambio di persona, «E’ molto probabile che Manuel portasse quel cappellino che indossa sempre, come tanti ragazzi della sua età. Forse è per questo che è stato scambiato per un’altra persona, ma di questo ovviamente non ne ho alcuna certezza».