Il sostituto procuratore generale di Firenze Luciana Piras ha chiesto uno sconto di sei mesi per le condanne inflitte ai manager tedeschi e austriaci imputati nel processo di secondo grado per la strage ferroviaria di Viareggio. Sarebbe dovuto alla prescrizione scattata nel maggio 2018 per i reati di incendio colposo e lesioni personali colpose. Proprio in vista del processo d’appello, i parenti delle vittime avevano denunciato il rischio di prescrizione, chiedendo agli imputati di rinunciarvi. Nella sua requisitoria Piras ha spiegato che «non si può non rilevare che fatti gravissimi come questi trattati nel processo vengano cancellati dalla prescrizione come un colpo di spugna e ciò lascia un forte senso di ingiustizia». Ma d’altra parte ha aggiunto che «è per mio dovere, solo per questo dovere, che chiedo di non doversi procedere» per i reati estinti dalla prescrizione. Inoltre, ha evidenziato «le gravi carenze organizzative» delle società ferroviarie tedesche e dei loro dirigenti imputati nel processo, accusati di non aver tenuto «la corretta diligenza» nei loro ruoli, che avrebbe causato il cedimento dell’assile del carro merci con gpl che deragliò a Viareggio provocando il disastro. Riformulate in questo modo, le condanne vanno dunque da 7 anni e 6 mesi a 8 anni e 10 mesi per i nove dirigenti di società estere del trasporto ferroviario.

STRAGE VIAREGGIO: CHIESTO SCONTO CONDANNE PER PRESCRIZIONE

La strage di Viareggio avvenne il 29 giugno 2009. Alle 23.48 il gpl fuoriuscito da un carro cisterna deragliato mentre entrava in stazione invase il quartiere di via Ponchielli, causando forti esplosioni e un incendio che distrusse molte case. Il bilancio fu di 32 vittime, tra cui anche bambini. Il processo di primo grado si è concluso nel 2017 con 23 condanne e 10 assoluzioni. L’ex amministratore delegato per Rete Ferroviaria italiano Mauro Moretti venne condannato a 7 anni di carcere, ma assolto come ex ad di Ferrovie dello Stato. L’ex ad di Trenitalia Vincenzo Soprano fu condannato a 7 anni e 6 mesi, come Michele Mario Elia in qualità di ex ad di Rete Ferroviaria Italiana. Le condanne più pesanti furono inflitte ai responsabili di Gatx Rail, che aveva affittato a Fs i carri cisterna. Furono condannati a 9 anni e mezzo Rainer Kogelheide, amministratore della società tedesca e a Peter Linowski, responsabile sistemi manutenzione. Tra gli imputati non c’è più il manager di Trenitalia Salvatore Andronico, condannato in primo grado: è stato ucciso insieme al figlio a Sesto Fiorentino da un vicino di casa, infastidito dai rumori per i lavori di ristrutturazione nella casa degli Andronico.