James Brown potrebbe essere stato ucciso, a tredici anni dalla sua morte sorgono dubbi sulle cause della stessa. All’inizio del 2006, dice la versione ufficiale, l’uomo fu colpito da un tumore alla prostata sottoponendosi con grande forza alle cure. Venne ricoverato il 23 dicembre, dello stesso anno, in ospedale per una forma di polmonite, ma dopo averla superata morì per un’aritmia cardiaca. Nel 2017 fu lanciata un’indagine con ben 140 persone intervistate. Addirittura è stata costruita una serie investigativa sul caso, dal titolo “The circus singer and the godfather of soul”. Secondo questo sono state 13 persone, tra cui familiari, manager e medico, a firmare il certificato di morte dell’uomo. Il dottor Marvin Crawford sostenne: “Cambiò troppo rapidamente, non avrei mai previsto un arresto cardiaco. Morì quella notte e mi chiesi cosa andò storto in quella stanza”. La Cnn sottolinea come a oggi solo un’autopsia e un’indagine forense potrebbero trovare la verità.
James Brown è stato ucciso? La sua carriera
I dubbi sulla causa della morte di James Brown ci fanno tornare a parlare di un incredibile artista che ha fatto la storia della musica internazionale. Nato a Barnewll il 3 maggio 1933 è scomparso ad Atlanta il giorno di Natale del 2006. Viene considerato, giustamente, uno dei personaggi musicali più influenti del XX secolo. Grazie ai suoi pezzi hanno trovato grande risalto generi come il gospel e il rhythm and blues. Per capire il suo spessore basti pensare che in 50 anni di carriera ha pubblicato 123 album di cui ben 99 studio, 1 live e 23 raccolte. Fu molto attivo anche dal punto di vista sociale tanto che la sua band si esibì anche in diversi concerti di beneficenza nel corso degli anni. Incise anche due canzoni molto famosi di protesta sociale come Say It Loud – I’m Black and I’m Proud e America is my home. La musica perse con la sua scomparsa un artista davvero completo e imprevedibile.