Il 5 febbraio si celebra Sant’Agata, a cui sono stati assegnati i titoli di vergine e martire. Sant’Agata nacque a San Giovanni Galermo l’8 settembre, tra il 229 e 235. La ragazza era nata da nobile famiglia. Tuttavia, fin dai primi anni, scelse di rinunciare a vizi e agi appartenenti al suo status sociale, scegliendo di intraprendere il percorso della castità. Della sua oggettiva bellezza si accorse Quinziano, proconsole romano e governatore della provincia di Sicilia in quel periodo. Nonostante l’importanza dell’uomo che la desiderava a tutti i costi, Sant’Agata si rifiutò di avere qualsiasi tipo di rapporto, confermando la sua volontà di essere devota a Gesù Cristo e alla sua incrollabile fede cattolica. Di fronte al rifiuto della giovane, il proconsole romano reagì in maniera veemente. L’uomo ordinò infatti che le venissero strappati i seni con delle tenaglie. Secondo quanto raccontano i testi agiografici sulla vista di Sant’Agata, nelle ore successive alla ragazza apparve in sogno San Pietro, che la guarì miracolosamente.



IL MARTIRIO DI SANT’AGATA

Alla luce della guarigione miracolosa, il proconsole e governatore della provincia romana decise di impartire una nuova umiliazione alla giovane. Stavolta, Sant’Agata venne fatta stendere su un bracere ardente e costretta a rigirarsi su cocci di vasi rotti e taglienti. Pochi secondi dopo, la città di Catania venne colpita da un violento terremoto, interpretato dalla cittadinanza come un segno divino contrario alle azioni di Quinziano. A causa del sisma perirono decine di persone che assistevano al supplizio della martire, tra cui due collaboratori stretti del proconsole. Ferita gravemente, Sant’Agata venne ricondotta da Quinziano in carcere, dove morì poco dopo il 5 febbraio nell’anno 251. Sant’Agata è la protettrice di vigili del fuoco e donne che presentano patologie al seno. La santa è anche la patrona di Catania.



In occasione della giornata del 5 febbraio, oltre a Sant’Agata, la Chiesa Cattolica ricorda anche San Saba il Giovane, Santi Martiri del Ponto, San Geniale, San Domiziano, Sant’Avito, Sant’Albuino di Bressanone, Sant’Ingenuino, San Luca di Demenna o d’Armento, Sant’Alice di Villich. Tra i beati figurano invece Beata Francesca Meziere, Beata Elisabetta Canori Mora, Beata Eulalia Pinos.

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