Il fermo dei due ragazzi arrestati, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano ovviamente continua mentre all’esterno una svolta clamorosa viene pubblicata dal quotidiano Il Tempo: il video choc dello sparo, mentre Manuel Bortuzzo e la fidanzata si trovavano davanti al distributore di sigarette dove stavano comprando, pare, dei pacchetti. Non aveva il cappellino, non gesticolava e non si trovava più vicino al pub come invece hanno raccontato i due rei confessi agli inquirenti. Ad un certo punto si gira di scatto, passa qualche secondo, e si accascia colpito da quel proiettile fatale: resta il mistero su quanto fossero distanti i due ventenni sullo scooter, ma l’impressione è che tanto (forse tutto) di quanto raccontati da Marinelli e Bazzano non collima affatto con la realtà dei fatti. «Deriva da una lite molto violenta, che c’è stata all interno di un pub nella quale si sono fronteggiati diversi ragazzi. Si sono armati dopo, non erano armati prima di entrare nel pub: volevano mettersi in situazione di sicurezza rispetto a minacce subite da gente già grande di loro. Loro hanno avuto un atteggiamento molto confuso, da giorni piangono e non dormono per l’agitazione: le modalità non sono da colpo per freddare la persona», spiega l’avvocato di Marinelli, Alessandro De Federici, a Chi l’ha visto. «Manuel appunto, Lorenzo l’ha scambiato per uno dei protagonisti della lite e senza guardare ha esploso tre colpi, ma erano indirizzati a un’altra persona», riporta ancora l’avvocato. Ma quelle immagini della videosorveglianza, forse, sono destinate a cambiare radicalmente il corso delle indagini d’ora in poi.
“NON MI SENTO PIÙ LE GAMBE”
Manuel Bortuzzo
non potrà più tornare a camminare. La notizia choc è stata comunicata anche al giovane nuotatore di Treviso, che ieri è stato finalmente risvegliato dopo giorni di coma indotto. «Non mi sento le gambe, ma state tranquilli, mi riprendo», le prime parole del talentuoso atleta italiano, che da domenica notte si trova in un letto d’ospedale dopo essere colpito da un proiettile alla schiena. E’ vigile, cosciente, parla e mangia, ma aveva capito fin da subito che qualcosa nel suo corpo non andava. La fidanzatina, la 16enne Martina che era con lui quella terribile notte di domenica 3 febbraio, ha spiegato che appena colpito Manuel si era portato istintivamente le mani alle gambe, e già non le “sentiva” più. «Voglio andare a casa», chiede in maniera ironica, conscio che per lui il recupero sarà ancora molto lungo, poi aggiunge «Mi ricordo tutto». A breve il ragazzo verrà ascoltato dalla polizia, fornendo ulteriori dettagli sulla sparatoria, per cui sono stati arrestati due giovani facenti parte di una gang delle case popolari locali. «Per me comincia un altro allenamento» le parole di Manuel a Paolo Barelli, presidente della Federnuoto «Manuel è una roccia, davvero – ha detto il numero uno dei nuotatori italiani – è molto maturo per la sua età, faremo di tutto insieme ai genitori per garantirgli qualunque assistenza necessaria. Adesso è il nostro atleta più importante e lui sente la solidarietà dell’Italia intera». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANUEL BORTUZZO: 2 GIOVANI ARRESTATI
Ormai il caso riguardante Manuel Bortuzzo sembrerebbe chiuso: il giovane nuotatore di Treviso è stato colpito per errore. Ieri le forze dell’ordine hanno fermato e interrogato i due sospettati, si tratta di due giovani di 24 e 25 anni, tali Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Le accuse nei loro confronti sono quelle di tentato omicidio e porto abusivo d’arma, e sono già noti alla polizia per spaccio e rapina. Volevano vendicarsi di alcune persone con cui poco prima avevano avuto un violento diverbio in un pub irlandese, ma hanno preso un clamoroso abbaglio: «Cercavamo le persone con cui poco prima avevamo litigato – le loro parole in lacrime – noi Manuel non lo conoscevamo proprio». I due fanno parte della gang delle case popolari di piazza San Giorgio, e la notte della sparatoria avevano litigato davanti all’O’Connell Irish Pub dell’Axa, con i “pugili”, delinquenti che avrebbero forti legami con i casalesi e che vengono chiamati così perché si allenano nelle palestre della zona. Avrebbero inferto una dura lezione a Marinelli e Bazzano per una questione di droga, e di conseguenza, questi volevano vendicarsi. Dopo la rissa sono quindi tornati a casa, hanno preso la pistola, e sono tornati sul luogo della scazzottata: «Avevo bevuto molto – racconta Marinelli – e Manuel come corporatura era molto simile alla persona con la quale avevo discusso». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANUEL BORTUZZO, 2 PERSONE ARRESTATE
Dopo due giorni di indagini arriva finalmente la svolta sul caso di Manuel Bortuzzo, il ragazzo promessa del nuoto italiano colpito da uno sparo nella notte tra sabato e domenica al quartiere Axa di Roma (e purtroppo rimasto probabilmente paralizzato a vita, ndr): i due giovani sospettati convocati in Procura questo pomeriggio avrebbero confessato di aver «sparato per errore» al 20enne originario di Treviso. La notizia lanciata dall’Ansa è a suo modo clamoroso dopo giornate passate a ricercare tra testimoni, immagini delle telecamere e ipotesi di indagini chi possa aver ridotto mezzo tetraplegico il giovanissimo Manuel: non è ancora chiaro ovviamente se e come sia possibile “sparare per errore”, specie perché altri testimoni – come la giovane fidanzata Martina – hanno spiegato che i due sullo scooter si sono avvicinati e hanno mirato nella loro direzione, colpendo fatalmente Manuel Bortuzzo. Si tratta di due ragazzi originari di Acilia, hanno 24 e 25 anni e si sono presentati in questura accompagnati già dai loro avvocati: pare tra l’altro che uno dei due sospettati rei confessi fosse stato riconosciuto dal taglio dei capelli, descritto da alcuni testimoni presenti al momento del ferimento.
MANUEL ALLA MADRE: “FATTI CORAGGIO, MAMMA”
Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo però non avrebbe usato guanti e ha lasciato tracce sulla pistola, un revolver calibro 38: questa era la notizia più importante della giornata, prima ovviamente della confessione dei due ventenni di Acilia. La scientifica è al lavoro per isolare le impronte e arrivare così ad una identificazione certa di chi ha sparato: l’arma da fuoco è stata trovata nei pressi del pub di piazza Eschilo all’Axa a Roma, vicino a dove Manuel è stato ferito tre sere fa. Intanto, mentre continuano i messaggi di cordoglio del nuoto e sport italiano alla vittima che rischia di non poter più tornare a camminare, i medici e la famiglia hanno raccontato a Manuel dopo il suo risveglio della grave lesione spinale di cui soffre: il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli ha raccontato questo pomeriggio come proprio il 20enne nuotatore, di fronte alla madre le avrebbe detto «fatti coraggio mamma, per me ora comincia un nuovo allenamento». Barelli ha poi aggiunto «il ragazzo è stato raggiunto dalla solidarietà di istituzioni e mondo sportivo, dall’affetto e dalla commozione dell’Italia intera. Ne ha sentito la forza e sa di poter contare su una famiglia premurosa, pronta a sostenerlo e ben più numerosa di quanto immaginasse. E’ diventato il figlio, il fratello, il nipote di tutti coloro che non accettano di vivere in un ambiente ostaggio della violenza».