Ghizlan El Hadraoui, la marocchina di 37 anni trovata morta carbonizzata ieri mattina all’interno della sua auto a pochi passi dall’inceneritore di Modena, è stata prima accoltellata. La donna è stata colpita alla schiena con almeno quattro coltellate e, una volta uccisa, è stata trasportata in quella stradina isolata dove, attraverso un innesco, il suo corpo è stato dato alle fiamme. Per gli inquirenti, si tratta di omicidio, di cui è accusato il marito Khalil Laamane. L’uomo, per la precisione, è stato accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal legame con la vittima. Stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, l’uomo non avrebbe accettato la separazione dalla moglie, con cui aveva due figli, avvenuta circa otto mesi fa. L’uomo non ha confessato un proprio ruolo nell’assassinio dell’ex-moglie, ma per Procura e investigatori ci sono una serie di elementi che portano a lui. Come riportato dalla Gazzetta di Modena, non hanno convinto le spiegazioni e gli eventuali alibi forniti dall’uomo. Il procuratore capo Lucia Musti e il dirigente della mobile Salvatore Blasco hanno spiegato che un portachiavi lo incastra. L’indagato si è sbarazzato del portachiavi della vittima, poi trovato dagli inquirenti e questo elemento è stato determinante per le indagini, perché il portachiavi, come il cellulare, era sparito dalla borsa della donna. (agg. di Silvana Palazzo)



MODENA, DONNA CARBONIZZATA IN AUTO

Mistero a Modena, dove nei pressi di un inceneritore è stato trovato un corpo carbonizzato di donna in auto. Un carabiniere in borghese era nei paraggi quando ha notato il fumo provenire da una macchina. Al suo interno è stato trovato il cadavere, che appartiene ad una donna trentenne di origini marocchine, residente in città. Stando a quanto riportato da La Repubblica, al momento non si esclude nessuna ipotesi, neppure quella dell’omicidio. Sul posto sono intervenuti polizia, 118, vigili del fuoco e carabinieri. Il corpo carbonizzato è stato trovato sul sedile posteriore e accanto c’era una bottiglietta, ma non è ancora chiaro se contenesse liquido infiammabile o altro. Lo scorso novembre fu trovato un altro corpo di donna, anch’esso carbonizzato, nella zona di San Donnino. Era una giovane gravitante nel mondo della prostituzione, di origini rumene, in arrivo dal Veneto. Il cadavere, che presentava segni di sevizie, fu rinvenuto nudo nell’erba. Il presunto autore dell’omicidio fu individuato nel giro di un mese.



IL RITROVAMENTO IN VIA CAVAZZA

Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di oggi, mercoledì 6 febbraio, intorno alle 11. Il cadavere carbonizzato era a bordo di una Nissan Juke in via Cavazza, a Modena, nei pressi appunto dell’inceneritore. Il carabiniere fuori servizio si è accorto del fumo che usciva dall’auto, parcheggiata in un’area isolata accanto al tracciato ferroviario dedicato alle merci. Quando si è avvicinato, ha scoperto il corpo ormai completamente carbonizzato della donna. Al momento non è ancora possibile stabilire cosa sia successo realmente, sono ancora poche le informazioni anche riguardo l’identità della vittima che, secondo indiscrezioni, sarebbe una donna di origine marocchina sui trent’anni. Inoltre, non è chiaro se la donna sia stata uccisa, se si tratta di omicidio, prima di essere stata data alle fiamme all’interno della vettura. Saranno ulteriori indagini a stabilirlo, quindi si attendono aggiornamenti in tal senso.

Leggi anche

Million Day ed Extra Million Day, le combinazioni vincenti di oggi, 6 ottobre 2024/ I numeri delle ore 13.00