Si chiama Simona Rocca la donna di 40 anni di Vercelli bruciata viva dal suo stalker, la guardia giurata Mario D’Uonno, dopo essere stata speronata con la macchina nel parcheggio antistante l’Oviesse di Vercelli. L’uomo, una guardia giurata di 54 anni con cui Simona aveva avuto una breve relazione confessata al marito, non aveva accettato la fine della loro storia nel 2017. Per circa un anno era sparito, lasciando credere alla vittima dell’aggressione che gli atteggiamenti ossessivi e persecutori che avevano accompagnato la prima fase dopo la fine della loro storia fossero soltanto un brutto ricordo. Qualche tempo dopo, però, D’Uonno era tornato alla carica. Era stata proprio Simona ad avvistarlo e a denunciare tutto:”E’ tornato a seguirmi. Ho visto la sua macchina nel piazzale davanti all’Oviesse”. Lo stesso piazzale in cui D’Uonno l’ha aggredita, incurante della vicinanza del supermercato e del rischio che i colleghi di Simona potessero intervenire. Dopo averla speronata, il 54enne l’ha ricoperta di liquido infiammabile e ha appiccato il fuoco. Poi si è dato alla fuga in auto, prima di costituirsi, un paio d’ore dopo i fatti, presso la Questura di Novara.



SIMONA ROCCA, BRUCIATA DALL’EX: “TI MANDERO’ ALL’INFERNO”

Quando si è presentato davanti ai militari di Novara dicendosi responsabile dell’aggressione ai danni di Simona Rocca, la guardia giurata Mario D’Uonno ha raccontato di essere stato preda di un raptus. Eppure è difficile non pensare ad una qualche premeditazione non soltanto per il fatto che l’uomo ha riversato sulla vittima una quantità importante di liquido infiammabile, costato a Simona ustioni sul 45% del corpo, di cui il 10% di terzo grado, ma anche per una frase che stando a quanto riportato da Fanpage la guardia giurata avrebbe pronunciato qualche tempo prima di entrare in azione:”Ti manderò all’inferno, fosse l’ultima cosa che faccio”. Della vicenda di Simona Rocca, la quarantenne che oggi lotta per la vita ed è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico durato tre ore al centro grandi ustionati del Cto di Torino si parlerà anche nella puntata di oggi di Quarto Grado – Le storie. La donna aveva presentato denuncia per stalking contro il suo aggressore e il gip del tribunale di Vercelli aveva emesso  sabato il divieto d’avvicinamento. Un provvedimento che a D’Uonno, in mancanza di domicilio, non era stato notificato. Si poteva fare qualcosa di più per evitare che Simona Rocca venisse bruciata nel parcheggio di Vercelli?

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