Una gravissima lite famigliare si è verificata nella giornata di ieri in quel di Limbiate, cittadina in provincia di Monza. Un uomo di 65 anni ha sparato al figlio ferendolo in maniera grave. L’episodio si è verificato attorno alle ore 12:30 di ieri, in un’abitazione sita in una palazzina di via Turati, dove vivono appunto padre e figlio, con annessa fidanzata di quest’ultimo. Ieri mattina l’ennesima lite, e il 65enne (pluripregiudicato e già noto alle forze dell’ordine per precedenti) decide di prendere la pistola e di sparare al 37enne. In soccorso del ragazzo interviene la fidanzata di quest’ultimo, che a sua volta subisce la furia del suocero, venendo picchiata. La donna era riuscita nel frattempo ad allertare la cognata, Angela Spensierato, figlia dell’aggressore. «È proprio lei che mi ha chiamato – racconta ai microfoni del quotidiano IlGiorno – io abito 200 metri più avanti, ho infilato le scarpe e sono corsa. Lo sapevo che finiva così due anni fa ha cercato di ammazzare me e mio figlio col machete, adesso ha sparato a mio fratello».
LIMBIATE: SPARA AL FIGLIO DI ANNI 37
Angiolino Spensierato e il figlio Luca litigavano spesso, soprattutto dopo che era venuta a mancare la moglie dello “sparatore”. In ballo, questioni relative alla casa dove vivevano: «Già due anni fa lo avevamo denunciato – prosegue la figlia – ci minacciava, diceva che la casa era sua, che dovevamo andare via. In vita sua ne ha combinate tante, non sapevo che si fosse procurato una pistola…». Una volta lanciato l’allarme sono giunti sul posto i carabinieri della compagnia di Desio che hanno arrestato l’uomo mentre si trovava ancora all’interno della palazzina di via Turati: al momento non è ancora stata trovata la pistola utilizzata per colpire il figlio, e lo stesso aggressore ha negato ogni responsabilità. Sul posto anche l’elisoccorso che ha trasportato d’urgenza il 37enne presso l’ospedale di Monza: le sue ferite sono gravi ma non è in pericolo di vita.