Nessun complotto, ma indizi gravi: per questo motivo il gip di Firenze Angela Fantechi ha confermato gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Come spiega Il Fatto Quotidiano, la difesa fornita nel corso dell’interrogatorio di garanzia non ha messo in discussione la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza: «si sono limitati ad affermare la falsità di alcune dichiarazioni, non offrendo una diversa ricostruzione dei fatti se non parlando di una specie di complotto». Il gip ha sottolineato nell’ordinanza che i due genitori di Matteo Renzi «scontano contraddizioni logiche nella narrazione dei fatti». L’ex premier per il momento non ha preso posizione sul rigetto della revoca della misura restrittiva nei confronti dei suoi genitori, ma serpeggia malumore dopo la tensione degli ultimi giorni. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA VERITA’ DI TIZIANO RENZI
Tiziano Renzi all’attacco. Il gip di Firenze ha confermato gli arresti domiciliari per lui e per la moglie Laura Bovoli, ma il padre dell’ex premier Matteo non ci sta: «Gli avvocati che ci seguono e che ringrazio ci chiedono di aspettare il processo per difenderci in aula. È un linea seria, che rispettiamo. Ma è anche vero che nei fatti i media ci processano ogni giorno e noi non abbiamo diritto di parola», le sue parole in un lungo post su Facebook. Prosegue Tiziano Renzi, chiarendo alcuni punti: «1. La nostra azienda di famiglia – Eventi6 – non ha mai avuto nessun problema con bancarotte o false fatture o lavori in nero. Mai. Chi dice il contrario mente e ne risponderà civilmente e penalmente. 2. Le accuse riguardano altre realtà, cooperative, alcune delle quali hanno fatto o rischiano di fare bancarotta. L’accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall’esterno da noi. Falso. Noi ci siamo sempre preoccupati che chi lavorava con noi facesse un buon servizio ma non siamo mai stati gli amministratori di queste cooperative, nemmeno amministratori di fatto. 3. Ciò che abbiamo amministrato noi non è mai fallito, mai». E sottolinea: «Siamo rappresentati come criminali, i criminali più pericolosi d’Italia. Mi sembra un incubo allucinante. Non importa tuttavia come stiamo noi. Per me l’unica cosa che importa è la verità. E fosse anche l’ultima cosa che faccio combatterò fino all’ultimo giorno per vederla affermata. Sto per arrivare ai 70 anni: non pensavo di passare in tribunale la mia vecchiaia ma lo farò a testa alta perché io conosco la verità». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LAURA BOVOLI E TIZIANO RENZI, LA DECISIONE DEL GIP DEL TRIBUNALE DI FIRENZE
Genitori Renzi agli arresti domiciliari, il gip del Tribunale di Firenze Angela Fantechi ha respinto la richiesta di revoca presentata dal legale Federico Bagattini, difensore della coppia. Confermata, dunque, la misura restrittiva nei confronti di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, ai domiciliari dal 18 febbraio 2019 nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento di alcune cooperative, vicine all’azienda di famiglia “Eventi 6”, che li vede indagati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Rai News riporta che, oltre a loro due, è finito ai domiciliari anche l’imprenditore ligure Mariano Massone, mentre in tutto sono 18 le persone indagate.
GENITORI RENZI, RESPINTA REVOCA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI: LE ULTIME
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia dello scorso 25 febbraio 2019 sia Tiziano Renzi che Laura Bovoli avevano respinto le accuse, affermando di non essere amministratori delle tre cooperative (Delivery Service, Europe Service e Marmodiv, ndr) finite al centro dell’inchiesta. «Siamo solo due pensionati», hanno commentato nel corso dell’interrogatorio durato sei ore, con la Bovoli che si è dimessa dalla presidenza del Consiglio d’Amministrazione il 20 febbraio 2019, mentre Tiziano Renzi si era cancellato dall’albo degli agenti di commercio già a fine dicembre 2018. Attesa la replica dei diretti interessati e di loro figlio, ex segretario del Partito Democratico. Un periodo decisamente delicato per la famiglia Renzi: ricordiamo che ieri il giudice di Cuneo Emanuela Dufour ha rinviato a giudizio Laura Bovoli per bancarotta documentale per i rapporti tra la Eventi 6 e la Direkta srl, società che ha dichiarato fallimento cinque anni fa.