Il pubblico ministero Massimo Mannucci ha chiesto la pena dell’ergastolo per Fausta Bonino, l’infermiera killer di Piombino accusata di omicidio volontario plurimo: secondo la procura di Livorno, ci sarebbe la 57enne dietro le dieci morti sospette dei pazienti ricoverati in rianimazione all’ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. Oggi, venerdì 1 marzo 2019, si è tenuta la prima udienza del processo in rito abbreviato e la Bonino ha ribadito ancora una volta la sua innocenza: «Io l’unica cosa che posso dire è che non ho fatto nulla. Cose che non ho mai fatto, è stata dura ascoltarlo. Io mi sono sempre comportata bene è impossibile che sia finita in questo incubo», le sue parole riportate dai colleghi dell’Ansa. Parola alla difesa nel corso dell’udienza in programma il prossimo 22 marzo 2019, mentre il 5 aprile le eventuali repliche e la sentenza dei giudici.



INFERMIERA KILLER PIOMBINO, PM CHIEDE L’ERGASTOLO

«È successo quello che ci aspettavamo ma noi abbiamo i margini per rispondere», il breve commento dell’avvocato difensore Cesarina Barghini. Attesi nuovi aggiornamenti nelle prossime settimane su uno dei casi più discussi dall’opinione pubblica, con l’infermiera cinquantasettenne che in precedenza era stata accusata della morte sospetta di 14 persone, cifra poi scesa a 10. E il difensore della donna non ha dubbi sulla sua innocenza, come affermato negli scorsi giorni: «Abbiamo scelto il rito abbreviato non solo perché siamo certi dell’innocenza della signora Bonino ma soprattutto, dopo quasi tre anni, interrompere questo stillicidio di accuse inesistenti e infinite indagini, andate al di là di ogni ragionevole sopportazione».

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