È di fatto durante un viaggio in Olanda che Anna Costanza Baldry ha cominciato come volontaria presso diversi centri antiviolenza: si è poi sempre dedicata a combattere ogni forma di pregiudizio che circoli sulle donne vittime di violenza. Per questo motivo e per tutta l’opera compiuta in questi ultimi anni di vita dalla purtroppo ancora giovane Dottoressa Baldry, il 10 ottobre 2015 il Capo dello Stato Sergio Mattarella la premiò tra i 18 “eroi della vita quotidiana”, con l’Ordine al Merito della Repubblica. 20 lunghi anni di azione contro la violenza femminile e non solo, responsabile e fondatrice del centro antistalking nella Provincia di Roma anche quando all’epoca il tema era tutt’altro che “iper-mediatico” come al giorno d’oggi. Una profonda testimonianza di impegno civile per una passione indomita per l’esistenza umana libera da vincoli e soprattutto da violenze. «Per la professionalità e costanza con cui dedica le sue ricerche e la sua attività al contrasto alla violenza sulle donne», spiegò all’epoca Mattarella che oggi, assieme all’intera Italia, piange la scomparsa della dottoressa encomiabile. (agg, di Niccolò Magnani)
La battaglia contro la violenza sulle donne
Anna Costanza Baldry è morta, addio alla psicologa che restituì dignità alle vittime. Grazie alla sua opera si era riusciti a far uscire da ciechi pregiudizi la violenza di genere. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’aveva insignita nel 2015 del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito, sicuramente un riconoscimento molto apprezzato. Anna era nata a Londra ed era oltre che psicologa anche criminologa. Si era laureata in psicologia e specializzata alla Sapienza di Roma. Nel 2000 poi nel Regno Unito aveva completato i suoi studi in criminologia all’Institute of Criminology di Cambridge. Successivamente era diventata docente associata all’Università di Napoli. Inoltre era stata consulente di Onu, Osce, Nato e anche per le autorità italiane sulla violenza su minori e donne. Ovviamente molti erano anche i suoi scritti tra pubblicazioni, articoli e monografie sul tema. Anna Costanza Baldry era molto attiva anche nel campo della prevenzione.
Anna Costanza Baldry è morta: L’addio del Corriere della Sera
Commuove l’addio del Corriere della Sera per la morte di Anna Costanza Baldry nota psicologa in grado di lavorare molto sulla dignità delle vittime. Con una lunga lettera la redazione l’ha voluta salutare, specificando: “È stato bello per noi avere la tua faccia in homepage, nella nostra “casa”, mentre te ne stavi andando. È il segno che i tuoi orfani speciali, come li chiamavi tu, saranno il nostro impegno. Lotteremo per quelle norme e quei fondi che mancano“. Aveva infatti lavorato per gli orfani di femminicidio, dando loro un sostegno continuo senza dimenticarsi di loro come fin troppo spesso è accaduto. Una donna che ci mancherà per la sua sensibilità e la sua voglia di spendere sempre una parola per chi ne aveva bisogno.