Torino e gli sgomberi, nuovo capitolo e ovviamente nuove possibili polemiche a sole poche settimane dal blitz degli antagonisti contro le Forze dell’Ordine proprio per altri sgomberi contro palazzine occupate in pieno centro di Torino: all’alba è cominciato l’intervento dei reparti mobili di Polizia e Carabinieri che in Via Giordano Bruno hanno cominciato lo sgombero della palazzina color azzurro dell’ex Moi. Si tratta dei locali di fianco all’altra palazzina, “dei Somali”, già liberata e murata per evitare nuove occupazioni nello scorso agosto: ad oggi sarebbero circa 150 i profughi africani irregolari che dovranno lasciare uno dei locali dell’ex Villaggio Olimpico di Torino dopo la convergenza del Comune (guidato dalla sindaca M5s Appendino) e del Viminale, grazie alla decisa volontà del Ministro Salvini che vuole le palazzine libere entro fine 2019. Per capire dove andranno gli occupanti dell’ex Moi la Stampa ha già informato che parte, quella regolare, verrà accolta dal progetto di inclusione della Compagnia di San Paolo, mentre per tutti gli altri scatteranno verifiche e accertamenti sui permessi di soggiorno presso il centro della Croce Rossa di Castello di Annone, vicino Asti.



LE REAZIONI DI SALVINI E APPENDINO

Da stamattina si prosegue dunque al progetto lanciato dal cronoprogramma del Viminale: sette giorno fa il ministero ha annunciato il finanziamento di ulteriori 800 mila euro per concludere, entro l’anno, la liberazione del Moi. Soddisfatto Salvini che sui social commenta «Avanti con sicurezza e legalità! Dopo anni di chiacchiere, dalle parole ai fatti. Per liberare l’area, il Viminale ha recentemente messo a disposizione 800mila euro». Anche la sindaca di Torino Chiara Appendino ha sottolineato come «È in corso in queste ore la liberazione della seconda palazzina del #MOI di Torino. Le procedure si stanno svolgendo nella collaborazione di Autorità competenti e occupanti. Questi ultimi verranno seguiti in percorsi di inclusione. Ringrazio tutte le realtà coinvolte». Il piano messo a punto da Appendino e Salvini prevede un nuovo sgombero in estate e poi l’ultimo, più complicato per la presenza massiccia di occupanti irregolari e profughi, con la palazzina arancione nel mese di novembre.

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