Germana Giacomelli
, un’ombra sulla supermamma d’Italia nominata tra i 33 “Eroi della Repubblica” dal capo di Stato Sergio Mattarella: la donna ha ricevuto l’onoreficenza per aver accudito 121 figli nella sua casa famiglia. Ma Le Iene hanno acceso i riflettori su quanto accaduto in quella casa famiglia: «Una volta prese il mestolo di legno e me lo diede sulle mani», «Germana mi ha aspettato con il manico della scopa per bastonarmi dappertutto», alcune delle testimonianze raccolte da Pablo Trincia. Percosse e violenze per qualsiasi motivo e con qualsiasi strumento: «La prendeva per i capelli, la tirava per il braccio, la spingeva a terra». E ancora: «Un bambino che aveva dei problemi mentali, un giorno è arrivata tutta di fretta: l’ha preso per il braccio e le ha tirato uno schiaffo in faccia», «Ogni giorno peggiorava sempre di più, chiedeva a quelli più grandi di picchiarci». Violenze psicologiche e verbali: «Ogni volta che mi metteva in punizione mi diceva, “ora capisco perché tua madre si è tolta la vita”».
LE OMBRE SU GERMANA GIACOMELLI
Germana Giacomelli
, in un incontro con alcuni ex ospiti della sua casa famiglia, ha negato qualsivoglia accusa: «Mi dà i numeri, questa… Io non ho mai fatto queste cose qua. Dovete solo vergognarvi, non avete un soldo e volete la rivalsa su di noi? Ma smettetela di raccontare balle, prendete qualche sostanza stupefacente?». Raggiunta da Pablo Trincia, la diretta interessata ha ribadito: «Non esiste proprio, assolutamente: non è vero niente. Non dico niente, basta». Ma non mancano i racconti, a partire di quello di una ragazzina che vive ancora dentro la casa famiglia, molto spaventata: «Ci sono dei bambini piccoli che non ascoltano, loro li picchiano come sempre, uguale. Come li picchia? Con le mani, ti urla, ti mette in punizione». Infine, la testimonianza di un’ex educatrice:«Che c’erano delle situazioni allucinanti, questo sicuramente… Picchiare? Sì, drammaticamente è così. Se è per questo che sono andata via? Sì, perché comunque era pesante psicologicamente. Parole del tipo: “Ecco, sei proprio uguale ai tuoi genitori…”, “Non ti vuole nessuno”. O c’erano dei bambini che scleravano completamente e in alcuni casi per normalizzare la situazione i metodi non erano ortodossi». Clicca qui per il video.