Ancona in lutto per la scomparsa di Nicolò Daversa, il 27enne scomparso per uno choc anafilattico dopo aver assunto un medicinale mentre si trovava in casa. Nonostante il rapido trasferimento all’Ospedale di Jesi, il giovane non ce l’ha fatta: i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Originario di Falconara, Nicolò da qualche mese aveva preso casa insieme alla fidanzata: lavorava in un supermercato ed era un grande tifoso dell’Anconitana. Un legame viscerale, tanto che durante la partita di domenica con la Vigor Senigallia i tifosi hanno esposto uno striscione per ricordarlo: «Ciao Nicolò, figlio dorico». Una morte che ha lasciato il segno nella comunità anconitana, una giovane vita spezzata da un antibiotico. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“ERA MOLTO CREDENTE”

Era un ragazzo perbene, Nicolò Daversa, il 27enne morto a causa di uno choc anafilattico dopo aver fatto un’iniezione intramuscolo di un farmaco antibiotico contro l’influenza. Come riportato da Il Messaggero, il giovane era anche molto credente: grazie alla madre, volontaria dell’Avulss di Falconara, aveva scoperto l’importanza della fede. Ed è proprio questo aspetto, come riportato da Il Messaggero, l’aspetto che don Patrick durante l’omelia dei suoi funerali ha voluto rimarcare, soffermandosi in particolare su un aneddoto riguardante un viaggio a Medjugorie:”Era venuto da me con una coroncina per farla benedire. Diceva: voglio pregare, adesso, subito. Chi prega oggi è visto come uno che non sa difendersi. Invece è simbolo di forza, bontà, saggezza. E Nicolò era così: umile, gentile, generoso”. (agg. di Dario D’Angelo)



IL FARMACO CHE HA PROCURATO LO CHOC ANAFILATTICO

Non ci sono parole per descrivere la morte terribile di Nicolò Daversa, morto per uno choc anafilattico scaturito dall’iniezione intramuscolo di un antibiotico. Era stato il medico di base, secondo quanto riportato da Il Messaggero, a prescrivergliene l’uso per curare un’influenza che si trascinava ormai da qualche giorno a causa di un’infezione alla gola che gli aveva procurato l’ingrossamento delle tonsille. Giovedì scorso Nicolò si è sentito male davanti agli occhi della sua fidanzata Sharon: andando in arresto cardiocircolatorio. I soccorritori sono riusciti a rianimarlo dopo 40 minuti di massaggio cardiaco ma dopo un paio di giorni si è spento. Il farmaco che ha provocato lo choc anafilattico, specifica Il Messaggero, assunto per via endovenosa, era un nuovo antibiotico di recente produzione. (agg. di Dario D’angelo)



IL MESSAGGIO DELLA SORELLA

Sono parole strazianti quelle indirizzate a Nicolò Daversa, il giovane di 27 anni morto in seguito ad uno shock anafilattico scaturito dall’assunzione di un antibiotico per l’influenza, da Giulia, sua sorella gemella. La ragazza ha scritto sul suo profilo Facebook un messaggio molto commovente:”Ciao Nico mio, è stato un onore e un’immensa gioia averti avuto al mio fianco tutto tempo. La tua bontà e il tuo immenso cuore mi hanno sempre confortata ed insieme eravamo imbattibili!! Proprio come la tua amata Ancona o almeno così dicevamo ad ogni partita che andavamo a vedere allo stadio. Sono sconvolta. Ho sempre cercato di proteggerti da tutte le cattiverie della gente e da tutte le difficoltà, ma adesso sei tu che devi starmi vicino. Io ti prometto che sarò forte e starò vicina a mamma, papà e nonna. Pregheremo sempre per te e ti porteremo sempre nei nostri cuori e nelle nostre giornate. So che anche tu sarai al nostro fianco. E so anche che hai trovato la pace che tanto meritavi. Ti amerò per sempre. Ora sei il mio Angelo. Riposa in pace”. (agg. di Dario D’angelo)

NICOLO’, MORTO PER SHOCK ANAFILATTICO

Una morte assurda: soltanto così si può definire la terribile fine di Nicolò Daversa, 27enne falconarese residente ad Ancona da qualche mese con la fidanzata, deceduto sabato notte in seguito ad uno shock anafilattico che sarebbe stato determinato dall’assunzione di un farmaco per l’influenza. Come riportato da Il Resto del Carlino, era ormai da diversi giorni che il ragazzo accusava un malessere generale che aveva attribuito alla forte influenza stagionale. Non essendo riuscito però a risolvere i fastidi che da ormai molti giorni lo attanagliavano, Nicolò si sarebbe rivolto non ad un presidio medico bensì ad una persona di sua conoscenza non abilitata alle cure mediche che gli avrebbe praticato le prime cure. Sarebbe stata proprio questa persona a somministrare a Nicolò una dose di antibiotico che avrebbe innescato nell’organismo del giovane una forte reazione allergica che lo ha poi portato alla morte.

MORTO PER SHOCK ANAFILATTICO A 27 ANNI

Dopo pochi minuti dalla somministrazione dell’antibiotico è emerso con chiarezza che quel farmaco anziché produrre un effetto benefico su Nicolò Daversa aveva scaturito una reazione allergica preoccupante. La stessa persona che glielo aveva somministrato ha chiesto dunque l’intervento del 118, con il giovane trasportato in emergenza presso l’ospedale di Torrette. Nonostante le condizioni critiche del 27enne, pare che la terapia intensiva non potesse ospitarlo a causa dell’eccessivo affollamento del presidio. Si è reso dunque necessario il trasferimento presso l’ospedale Carlo Urbani di Jesi, dove Nicolò è giunto in condizioni già critiche. Ed è stato proprio nel reparto di rianimazione della struttura sanitaria in questione che Nicolò si è spento nella serata di sabato. Una morte che ha scosso un’intera comunità, stravolta dalla notizia di un decesso così banale come quello che ha colpito il 27enne.