Potrebbe esserci una svolta nel processo sull’omicidio di Katia Tondi. Tutto sembra girare attorno all’orario in cui la donna fu strangolata in casa nel 2013. Nella scorsa udienza è stata riportata la consulenza della difesa, che sposterebbe l’orario pochi minuti prima delle 20, perché alle 20.10 il medico del 118 aveva toccato l’addome di Katia sentendolo ancora caldo. Ma chi si è introdotto in casa senza lasciare segni di effrazione? Peraltro la donna non apriva agli estranei. E infatti, come riporta “La Vita in Diretta”, sono molte le prove contro Emilio Lavoretano, che tra l’altro non ha soccorso la moglie ma si è preoccupato di far notare che la casa era a soqquadro anche nella chiamata ai soccorsi. «Era sorridente e allegra, molto dolce e affettuosa. Amava i bambini, suo figlio ha la stessa risata, la stessa fisionomia. Lei è al cimitero e l’assassino sta fuori. Voglio sapere chi l’ha uccisa», dicono i genitori di Katia Tondi a “La Vita in Diretta”. (agg. di Silvana Palazzo)
KATIA TONDI UCCISA DAL MARITO EMILIO LAVORETANO?
La sentenza per l’omicidio di Katia Tondi si avvicina, il marito Emilio Lavoretano unico indiziato: l’ipotesi è che l’uomo abbia strangolato con un porta badge la compagna al culmine di una lite, ma vige mistero sul movente. Il delitto della giovane mamma, avvenuto a Parco Laurus di San Tammaro lo scorso 20 luglio 2013, ha scosso la comunità casertana e nel corso del processo non sono mancati i momenti di tensione: Emilio ha sempre affermato di aver rinvenuto il corpo di Katia già privo di vita quando tornò a casa, ma gli inquirenti non hanno preso in considerazione altre strade. In una delle ultime udienze è stato mostrato un video in cui Katia aveva il volto tumefatto, una prova della possibile colpevolezza dell’unico indagato. La famiglia di Katia continua a chiedere giustizia e verità per la morte della giovane donna, ma la storia processuale è ancora tutta da scrivere…
OMICIDIO KATIA TONDI: GLI ULTIMI SVILUPPI
La difesa di Emilio Lavoretano, con il medico legale Giuseppe De Rosa, ha presentato una versione completamente diversa rispetto a quella dichiarata dai medici del 118 sull’orario della morte di Katia: Serino e Saliva hanno fissato l’orario della morte tra le 18 e le 19, mentre il consulente della difesa dell’unico indiziato ha fissato l’orario del decesso intorno alle ore 20. Parliamo di un dato fondamentale per dimostrare la colpevolezza o l’innocenza di Lavoretano: come evidenzia paese news, De Rosa ha parlato della temperatura del corpo della donna, dichiarando che l’addome era ancora caldo all’arrivo dei sanitari del 118 e, poiché la temperatura esterna era di 28°, la sua temperatura rettale era nella norma. De Rosa ha poi aggiunto che, in caso di morte per strangolamento, il rigor mortis avviene in modo più accelerato, criticando il lavoro svolto dal medico legale parlando «di errori balordi».