Acquistavano droga a Milano per poi rivenderla in quel di Pordenone: per questo alcuni giovani stranieri richiedenti asilo in Italia sono sati arrestati. L’operazione è scattata stamane in quel della nota città del Friuli Venezia Giulia, con arresti e perquisizioni nei confronti di un pericoloso gruppo criminale formato da ragazzi molto giovani, dediti allo smercio di vari stupefacenti, leggasi cocaina, hashish ed eroina, spaccio che avveniva sia in centro a Pordenone quanto nei parchi della zona. Le indagini, eseguite dalla squadra mobile e coordinate dal servizio centrale operativo, hanno permesso di accertare, come sostiene l’edizione online de Il Giorno, centinaia di episodi di spaccio anche in pieno giorno, nelle zone centrali della città, e i clienti erano spesso e volentieri giovanissimi. Gli stranieri fermati, come è emerso, sono cittadini di origini pakistane, bengalesi e nigeriani, con l’aggiunta di una ragazza di origini italiane.



SPACCIAVANO DROGA AI RAGAZZINI: ARRESTATI A PORDENONE

Tutti i fermati sono risultati essere senza occupazione e in grado di mantenersi grazie ai proventi derivanti dall’attività illecita di spaccio, con introiti pari a decine di migliaia di euro. Il rifornimento di eroina e cocaina, oltre che a Milano, avveniva anche a Venezia-Mestre. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato all’alba di oggi e sono tre i provvedimenti restrittivi in carcere, leggasi nei confronti di due cittadini pakistani e un bengalese, disposti dall’autorità giudiziaria pordenonese; gli altri due, il nigeriano e l’italiana, sono invece al momento ai domiciliari. Immediato il commento del ministro dell’interno, Matteo Salvini, che attraverso la propria pagina Facebook ha scritto: «Banda di spacciatori, tutti RICHIEDENTI ASILO: a Pordenone vendevano cocaina ed eroina ai ragazzini. Schifosi. Almeno due degli arrestati potranno essere ESPULSI grazie al Decreto Sicurezza. #tolleranzazero per i venditori di morte, la musica è cambiata». Le indagini sono state svolte con l’ausilio di equipaggi del reparto prevenzione crimini di Padova, delle unità cinofile della polizia di stato e con l’elicottero del X reparto volo di Venezia.

Leggi anche

Abu Mazen: "7 ottobre è stato disumano e inaccettabile"/ "Ora ricostruiamo Gaza e lavoriamo ai due stati"Chiara Petrolini: il primo neonato sepolto è nato vivo/ L'autopsia: "Nei denti presente la stria neonatale"