Ne abbiamo scritte tante e purtroppo non passa settimana che non si torni di nuovo allo stesso punto: in alcune scuole d’Italia la violenza è di quotidiana amministrazione, come purtroppo dimostra ancora un esempio giunto dalla cronaca nazionale, questa volta da Vibo Valentia. Due insegnanti avrebbero infatti maltrattato, preso a botte e insultato alcuni bimbi studenti di una prima elementare a Zungri: per questo sono state indagate e questa mattina, dopo l’azione della Compagnia dei Carabinieri di Tropea, hanno visto la notifica d’arresto con obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza sempre nel Vibonese. 65 e 51 le età delle due insegnanti beccate dalle telecamere nascoste dell’Arma a maltrattare i propri stessi studenti: «sistematico ricorso alla violenza fisica e psicologica nei confronti degli scolari», è l’accusa mossa dai carabinieri con tanto di documentazione video e audio. È un “refrain” che purtroppo sentiamo sempre più spesso in tante, troppe scuole e asili d’Italia dimostrando come la pur comprensibile battaglia per le telecamere in tutte le scuole non potrebbe “risolvere” la grave emergenza educativa e sociale dietro alle ignobili situazioni che documentiamo ormai da anni.
L’ARRESTO DELLE DUE MAESTRE
Urla, minacce, insulti e percosse e che si traducevano in un clima di generale intimidazione e soggezione: questo il livello di quanto sarebbe successo in quelle classi della scuola in provincia di Vibo Valentia, con le due maestre che dovranno rispondere di diverse accuse e proveranno a costruire la propria difesa contro le immagini che, a detta dei Carabinieri, paiono piuttosto compromettenti. «I magistrati, infatti – spiegano i militari in una nota stampa – hanno ritenuto il comportamento delle insegnanti non solo indifferente ai compiti educativi a loro demandati, ma anche avulso dai comuni principi di educazione e buon senso». Gli obblighi di dimora (arresti domiciliari) sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica.