Il 14 marzo si celebra Santa Matilde di Germania, nata nell’895 e morta il 14 marzo del 968. Fu moglie di Enrico I l’Uccellatore e quindi duchessa di Sassonia e in seguito regina di Germania. Madre dell’imperatore Ottone il Grande, rimasta vedova divenne monaca nell’abbazia di Quedlinburg, da lei fondata. I genitori, di spiccata e incrollabile fede cristiana, decisero in tenera età di affidarla nelle mani della badessa di Erfurt, in maniera tale che la piccola potesse crescere nel rispetto e nell’amore proprio del cattolicesimo. Matilde rispose presente a quelle che erano le volontà dei genitori, non tornando mai da loro se non al momento della loro dipartita. Nel 913 ella si dichiarò sposa di un altro uomo di nobile provenienza, il principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Arrigo instaurò con Matilde un rapporto coniugale fruttuoso per entrambi. Egli infatti, dopo la morte di suo zio, Corrado, assunse le redini di sovrano di Germania. Prerogative principali dell’esistenza di Matilde furono l’umiltà, la dedizione verso il prossimo ed una umiltà che, nonostante la prestigiosa e gravosa carica ricoperta, nulla avrebbe mai potuto scalfire, neppure minimamente. Spesso e volentieri, infatti, Matilde era solita fare visita a persone certamente meno fortunate di lei, tra cui gli infermi ed i poveri. Nonostante sia moglie di re, e visti i numerosi impegni istituzionali che trapuntavano a macchia di leopardo la sua vita, ella si recava in chiesa nel cuore della notte, pregando ed implorando Dio affinché facesse qualcosa per i poveri ai quali talvolta non riusciva a dedicare il tempo desiderato.



LA STORIA DI SANTA MATILDE DI GERMANIA

In maniera del tutto improvvisa, a Matilde verrà a mancare il marito Arrigo a causa di una paralisi cardiaca. Senza ombra di dubbio alcuna, un avvenimento nefasto per lei, visto sia l’amore che riponeva nei confronti dell’amato marito e visti anche gli accadimenti che conseguiranno a tutto questo. Da questa unione con Arrigo erano stati concepiti ben tre figli, Brunone, Enrico ed Ottone. Quest’ultimo aveva ricevuto direttamente dal padre la designazione a suo successore. Tuttavia, visto che allora la carica di re era in Germania caratterizzata da matrice elettiva, il fratello Enrico non tardò a rivendicare un trono che diventò quindi sintomo e causa di screzi e di guerre interne. Altro aspetto che provocò questo scontro fu rappresentato dall’aperta preferenza che Matilde nutriva nei confronti di Enrico. Il Signore, a causa anche di questa aperta predilezione, decise di assumere il comando del tutto, alleandosi con gli altri due figli e facendo in modo che Matilde, dopo esser stata spogliata dai figli di tutti i suoi poteri, venisse infine condotta verso un monastero, ritirandosi a vita religiosa. Un numero esagerato di sofferenze e dispiaceri dovette sopportare allora Matilde, particolari che tuttavia svilupparono all’interno della sua anima una granitica propensione alla penitenza. Una simile umiliazione durò per lungo tempo, con la pazienza delle santa che tuttavia a lungo andare verrà premiata, consentendo ai figli di riconciliarsi sia con lei che tra di loro.

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