L’abolizione a livello europeo del passaggio dall’ora solare a quella legale (e viceversa) è solo rimandata, almeno fino al 2021. Questo vuol dire che nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019 gli orologi andranno sistemati perché torna appunto l’ora legale, quindi le lancette andranno spostate avanti di un’ora, dalle 2 alle 3. E quindi domenica 31 marzo dormiremo un’ora in meno. Potremo però consolarci pensando che le giornate saranno più lunghe e i tramonti sempre più posticipati. E infatti l’ora solare nasce proprio dalla volontà di sfruttare meglio l’irradiazione del sole nel periodo estivo. All’inizio il cambio dell’ora avrà effetti anche sul vostro organismo. È come affrontare un piccolo jet-lag. Dieta, attività fisica e buone abitudini sono gli strumenti per ricreare equilibrio tra gli ormoni. Ogni anno ci tocca questo rito, ma non tutti in Europa sono d’accordo. E infatti l’abolizione non è lontana…
ORA LEGALE 2019, L’ABOLIZIONE È SLITTATA AL 2021
L’Unione europea sembrava decisa ad abolire il cambio dall’ora solare a quella legale, e viceversa. Dopo le dichiarazioni del presidente Jean-Claude Juncker, è arrivata la proposta ufficiale della Commissione europea. Quindi ogni Stato dovrà scegliere se applicare in maniera permanente l’ora legale o quella solare. All’inizio è stata prevista la fine del 2019 come deadline, poi l’abolizione dell’ora legale è stata rinviata almeno fino al 2021, quindi ci saranno ancora molti cambi dell’ora da fare. Dopo quello del 31 marzo, ci sarà il ritorno dell’ora solare il 27 ottobre 2019. E questo perché i Paesi hanno chiesto più tempo per decidere. Ad aprile 2020 dovranno poi presentare la loro scelta. A quel punto si potrebbe arrivare ad una consultazione popolare per chiedere ai cittadini cosa preferiscono. Ma a maggio ci sono le elezioni europee, quindi con gli assetti degli organismi comunitari rischia di cambiare il cammino sull’abolizione dell’ora legale.