«Perché anche il bambino?», questa la reazione di una vicina di casa della donna che a Modena si è lanciata giù dal decimo piano di una palazzina insieme al nipotino. La vita in diretta fa il punto della situazione sulla tragedia che ha segnato una famiglia modenese e la domanda che ci si pone è se Silvia, la zia del piccolo, avesse pianificato il gesto estremo o meno: non sono stati trovati bigliettini di addio ma la porta era chiusa dall’interno, indizio che spinge gli investigatori a pensare che possa trattarsi di un omicidio suicidio. Nessuna patologia nota per la donna, non c’è una cura ufficiale ma ciò non significa che la donna non stesse vivendo un momento di difficoltà. Era una zia molto affezionata a questo bambino, raccontano i conoscenti: «Ho sentito due tonfi, però, chi poteva immaginarlo», «Ho dei dubbi, io penso che sia stata una disgrazia. Io la conoscevo, l’ho vista l’altro giorno: era socievole con le persone anziane anche, ha tenuto più di una volta il bambino». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LA MADRE DEL BIMBO: “ERA UNA PAZZA”

I primi accertamenti da parte degli inquirenti svolti sulla tragedia che si è consumata ieri a Modena, hanno portato a considerare sempre più fondata l’ipotesi dell’omicidio-suicidio commesso dalla donna 47enne, Silvia Pellacani, precipitata dal decimo piano insieme al nipotino Giacomo di 5 anni. “Non è stato un incidente”, ha confermato il procuratore Lucia Musti, come riferisce l’Ansa, spiegando che ad ogni modo sarà disposta l’autopsia sui due corpi. “Si tratta di una tragedia maturata in un ambiente sociale e culturale medio-alto, non degradato”, ha proseguito il procuratore che ha però smentito eventuali patologie della donna: “Nulla ci induce a pensare a condizioni precarie di salute”. Non risulterebbe alcun problema psichico né che fosse in cura così come non ci sarebbero ipotesi su istigazione o responsabilità da parte di altri sebbene la Musti ha spiegato l’intenzione di voler fare piena chiarezza sull’accaduto. Grande, intanto, il dolore della madre del piccolo di cinque anni che ha definito la cognata “una pazza”, spiegando di aver immaginato mille volte un epilogo così drammatico. Come spiega Fanpage, sono i quotidiani locali a riportare lo sfogo disperato della donna che avrebbe in parte confermato il gesto del suicidio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA DISPERAZIONE DELLA MADRE DEL PICCOLO

Ormai non ci sono dubbi sul fatto che quanto accaduto ieri a Modena sia un tragico caso di omicidio-suicidio. “Perchè l’ha fatto?”, continua a chiedersi la mamma del piccolo Giacomo, 5 anni, precipitato insieme alla zia Silvia Pellacani dal decimo piano di un palazzo a Modena. A riferire le parole strazianti della madre della piccola vittima è il Resto del Carlino. Nessuno dei vicini si è accorto di nulla, e la speranza è che neppure Giacomo possa aver compreso realmente ciò che la zia, ingegnere informatico, aveva intenzione di fare. Tutti, nel quartiere, fino alla fine hanno sperato che quanto accaduto fosse stato un tragico incidente, ma le parole della madre del bimbo di 5 anni non lasciano molti dubbi, insieme alla porta di casa chiusa dall’interno, chiaro segnale della sua volontà di voler lasciare tutti fuori. Sebbene non vi sia alcun biglietto, la mamma del piccolo aveva comunque già da tempo dei terribili presentimenti: “Lo sapevo che finiva così. Me lo ero immaginata un miliardo di volte”, avrebbe urlato una volta giunta sul posto, mentre continuava ad interrogarsi “Perchè?”. Una domanda, questa, alla quale al momento nessuno riesce ancora a trovare una risposta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



VOLO DAL DECIMO PIANO: ESCLUSO INCIDENTE

Vige il massimo riserbo attorno a quanto accaduto nella serata di domenica in un palazzo di Largo Montecassino a Modena, dove una donna di 47 anni ed il nipotino di 5 sono precipitati dal decimo piano morendo sul colpo in seguito alla caduta. Secondo le uniche informazioni che trapelano, rese note da Laprimapagina.it, pare che la donna, una modenese, avrebbe preso in braccio il nipote – figlio di suo fratello – saltando nel vuoto. Nell’abitazione, secondo le prime indiscrezioni, al momento della tragedia non vi era nessuno in casa. Dopo l’allarme lanciato da un vicino di casa che ha notato i due corpi a terra, ormai senza vita, sono giunti sul posto i vigili del fuoco che hanno appurato come l’appartamento dal quale zia e nipote sono precipitati risultava chiuso a chiave dall’interno. L’ipotesi dell’incidente, dunque, tende ad essere sempre di più abbandonata in favore di quella dell’omicidio-suicidio, paventata sin da subito dagli inquirenti. Sebbene non siano stati rinvenuti in casa biglietti o lettere con le spiegazioni sul motivo del gesto, le dichiarazioni dei parenti stretti delle vittime, accorsi sul posto, avrebbero avallato l’ipotesi che la donna possa essersi suicidata, trascinando nel suo vortice di follia anche il nipotino di 5 anni. Ignoti al momento i possibili motivi del gesto estremo anche se pare escluso che la donna fosse assistita per problemi psichici. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

GIÙ DAL DECIMO PIANO: OMICIDIO-SUICIDIO?

Una donna e suo nipote precipitano dal decimo piano e muoiono dopo la caduta. La tragedia è avvenuta a Modena, in Largo Monteccasino nel quartiere Sant’Agnese, alle 19.15 di oggi, domenica 17 marzo. Tutte le ipotesi sono al vaglio al momento, tra cui anche la peggiore, cioè quella di un possibile omicidio e suicidio. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 con i carabinieri e i vigili del fuoco per gli accertamenti del caso. Inutili i pur tempestivi soccorsi. Entrambi sono deceduti sul colpo. Le due vittime sono entrambe italiane: la donna sarebbe la zia del minorenne, figlio del fratello di lei. In casa nel momento dell’incidente erano soli. È ancora sconosciuta la dinamica dei fatti, ma secondo le prime notizie, riportate dall’AdnKronos, la donna, senza apparente motivo, ha afferrato il nipotino e lo ha trascinato con sé nel vuoto. L’ipotesi su cui la procura sta lavorando è quella di omicidio-suicidio.

DONNA E NIPOTE 5 ANNI PRECIPITANO DA DECIMO PIANO

Ora gli investigatori dovranno scavare nella vita della donna per capire se questa ipotesi sia davvero concreta. Al momento le indagini vanno in tutte le direzioni, di sicuro ora gli inquirenti proveranno a cercare informazioni utili in particolare nell’ambito familiare per capire cosa possa essere successo in quella casa poco prima di quel terribile volo che purtroppo non ha lasciato scampo alla donna e al piccolo nipote a Modena.