Cosa ha fatto Alessandro Garlaschi nei tre mesi successivi alla condanna all’ergastolo per l’omicidio di Jessica Faoro? Ha scritto un bigliettino di auguri di Buon Natale al papà del ragazzo che ha ucciso con 85 coltellate. Lo ha mostrato Lucilla Masucci, inviata de La Vita in Diretta, ai cui microfoni ha parlato il padre della vittima. «Mi ha scritto che voleva bene a Jessica, non come gli altri, e che dovrei pensarci. Vorrebbe chiarire come sono andate le cose. Di perdono non si parla, era un super uomo…», ha dichiarato con sarcasmo. Poi è entrato nel merito delle motivazioni della sentenza con cui Garlaschi è stato condannato all’ergastolo: «Un banale essere umano è stato in grado di uccidere in quel modo una ragazzina. E non ha avuto sensi di colpa, ha altri pensieri. Non si rende ancora conto dell’atto che ha commesso». Poco dopo però è andato in scena uno scontro con il conduttore Tiberio Timperi



JESSICA FAORO, TIMPERI AL PADRE: “NON SI SENTE IN COLPA?”

«Mi scusi, le faccio una domanda che a casa si sono fatti un po’ tutti quanti. Io la domanda gliela devo fare: in qualche modo voi della famiglia vi sentite in colpa?», ha esordito il conduttore de La Vita in Diretta. E poi si è lasciato andare ad una considerazione apparsa più come un giudizio da parte sua: «Questa ragazza non sapeva dove andare. Se mi ritrovassi in una situazione del genere, direi a mio figlio: “Vieni da me, pure dentro una roulotte o in macchina, ma stiamo insieme”». E Stefano Faoro ha ammesso di avere delle responsabilità in questo: «La colpa di tutto è principalmente mia. Quando mi sono messo contro la mia ex moglie e ho chiesto aiuto ai servizi sociali non immaginavo poi di trovarmi di fronte a tanta incapacità e mi sono arreso. Lei non mi diceva tante cose e soprattutto l’assistente sociale mi ha tenuto all’oscuro di tante cose». Ma è qui che sbotta di nuovo Timperi: «Gli assistenti sociali fanno un lavoro molto duro. C’è quello bravo e meno bravo, ma attenzione a prendersela con una persona che non ha la possibilità di rispondere. Ma poi se uno ha un genitore non si può delegare a terzi».



SCONTRO TRA STEFANO FAORO E TIMPERI

In questo caso è il padre di Jessica Faoro a sbottare a La Vita in Diretta. «Io non ho delegato nessuno, io ho chiesto aiuto». Ma Tiberio Timperi ribatte: «Io non chiedo ad altri di aiutarmi a conoscere i miei figli». Stefano Faoro non ci sta: «Lei lo poteva fare, io no. C’era la sentenza di un giudice. Avevo diritto a una visita bimestrale di un’ora in un luogo protetto. Il nuovo assistente sociale, quello dal 2015, voleva aumentare la frequenza, non il precedente». E poi prosegue nel racconto: «Jessica e Andrea erano dei ribelli impossibili da gestire, dovevano essere affidati congiuntamente e sono stati separati. Si vedevano una volta al mese, quando li vedevo io. Non avevano più fiducia in me, non c’era più un legame, ero solo un nome e un cognome». Questo racconto ha fatto ravvedere Timperi, che si è mostrato più comprensivo nei confronti del suo ospite. «Se avessi saputo di Garlaschi, ora lui sarebbe in un altro luogo lui ora e io avrei preso Jessica e l’avrei portata via».