E’ il secondo omicidio in quattro giorni, quello registrato a Palermo dove nelle ultime ore Francesco Manzella, 34 anni con precedenti, è stato trovato cadavere nella sua auto, ucciso da un colpo di pistola. La sua vettura è stata trovata sulla strada che porta al carcere Pagliarelli. Come rivela Repubblica.it, a dare l’allarme sono stati i residenti delle villette nei pressi del luogo del delitto i quali hanno confermato di aver sentito uno sparo, presumibilmente di una pistola, esploso intorno all’una di notte. La ricostruzione resta però ancora tutta da chiarire. Non è chiaro se la vittima avesse un appuntamento proprio con il suo killer. Dai primi accertamenti, il 34enne non avrebbe altri segni di violenza sul corpo e questo lascia pensare di essere stato colto di sorpresa dal suo assassino che ha mirato, da distanza ravvicinata, alla testa. Nessun segno lasciato sulla vettura, ora al vaglio della Scientifica che sta raccogliendo tutti gli elementi per fare luce sul caso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
COLPO DI PISTOLA ALLA TESTA: AGGUATO?
Nuovo omicidio a Palermo avvenuto la scorsa notte in via Gaetano Costa, in zona Pagliarelli. A pochi giorni dal duplice delitto avvenuto allo Zen e nel quale erano stati assassinati padre e figlio, nel capoluogo siciliano torna la paura. Questa volta la vittima è il 32enne Francesco Manzella, trovato morto con un colpo di pistola alla testa. Secondo la prima ricostruzione resa nota da PalermoToday, il suo cadavere è stato trovato dentro una Volkswagen Polo ferma sul ciglio della strada, davanti a un cancello e con le luci ancora accese. Tutto farebbe pensare ad una vera e propria esecuzione. Sul luogo dell’omicidio, nei pressi del primo tratto della Palermo-Sciacca, sono presenti volanti della Polizia, Scientifica e Squadra Mobile, al lavoro per ricostruire l’accaduto. Il 32enne sarebbe stato vittima di un agguato dal momento che l’auto sembra trovarsi in sosta e la vittima, al momento del ritrovamento, era al posto del guidatore.
OMICIDIO A PALERMO NELLA NOTTE: UCCISO PREGIUDICATO
Da alcune ore è iniziato l’arduo lavoro degli inquirenti e degli uomini della Omicidi per fare luce su quanto avvenuto nella notte a Palermo. Al vaglio le testimonianze di coloro che abitano nelle poche villette circostanti e che potrebbero aver sentito qualcosa e la possibile presenza di telecamere che possano aver registrato particolari importanti dell’agguato. Non è ancora chiaro se il killer (o i killer) si trovasse in compagnia della vittima o se invece è sopraggiunto tendendogli una trappola. Né è possibile dire che l’omicidio si sia consumato realmente nel luogo del ritrovamento del cadavere o se piuttosto Francesco Manzella sia stato colpito in un altro luogo per poi essersi trascinato fino a non farcela più. Nel passato della vittima, alcuni precedenti per rapina, furto e reati contro il patrimonio. Nel 2012 fu arrestato poiché ritenuto membro di una banda di violenti rapinatori in azione nella zona di Bagheria. Ed ancora, quando era appena ventenne fu fermato dalla polizia in una banca a San Cipirello con la refurtiva di 5mila euro. Proprio dietro al suo passato da criminale potrebbe celarsi il movente del nuovo delitto.