Una giovane mamma non è riuscita a vedere il suo secondogenito perché è morta dopo il parto. La famiglia di Francesca Schirinzi chiede la verità, che potrebbe arrivare dall’autopsia. In queste ore è in corso proprio l’esame autoptico sul corpo di Francesca. Il marito è intervenuto a La Vita in Diretta per raccontare cosa è successo e chiedere al tempo stesso giustizia. «Non voglio puntare il dito contro nessuno, voglio che venga fatta chiarezza e capire che cosa è successo a mia moglie. Io non conosco i dettagli, per questo voglio capire perché ha avuto un’emorragia e tre arresti cardiaci». Il marito ha spiegato che la moglie non aveva problemi di salute, ma l’aveva portata in ospedale perché aveva la pressione alta. L’uomo ha raccontato che nessuno ha prospettato a lui o alla moglie la possibilità del cesareo. «Mio figlio sarà sempre legato a sua madre, anche se non c’è più, e non dovrà sentirsi in colpa per quello che è successo». (agg. di Silvana Palazzo)



VENEZIA, 34ENNE MORTA DOPO IL PARTO

Una giovane donna residente nella provincia di Venezia, è morta poche ore dopo aver partorito. L’episodio, trattato quest’oggi dal programma La Vita in Diretta, programma di Rai Uno, si è verificato precisamente presso la struttura ospedale di Oderzo, in provincia di Treviso, dove ha perso la vita una 34enne originaria di Annone Veneto. Aveva appena dato alla luce un bambino in buone condizioni di salute quando le sue condizioni fisiche sono precipitate, morendo poco dopo. L’episodio è avvenuto una settimana fa ed è stato comunicato dall’azienda Ulss 2 della Marca Trevigiana con apposito comunicato: «Alle ore 01,41 di questa notte una donna di trentaquattro anni residente ad Annone Veneto (Venezia), con gravidanza a termine partoriva, con parto spontaneo senza complicanze, un bambino in buone condizioni. Due minuti dopo il parto spontaneo e fisiologico vi è stata un’improvvisa comparsa di arresto cardiaco della paziente. Attivate immediatamente le manovre rianimatorie con il supporto dell’anestesista/rianimatore, si otteneva una ripresa dell’attività cardio/circolatoria».



LA NOTA DELL’ASL

Un arresto cardiaco non previsto quello subito dalla donna, con i medici che si sono subito attivati per cercare di rianimare la donna, dopo di che la stessa è stata portata in sala operatoria «per la ricerca e l’eventuale controllo delle cause di un sanguinamento vaginale». La donna, come si legge nel comunicato dell’Asl, ha poi subito un secondo arresto cardiaco, attorno alle ore 5:00 di notte: «Venivano pertanto eseguite le manovre rianimatorie – prosegue la nota dell’azienda sanitaria locale – mentre contestualmente compariva ulteriore sanguinamento da più sedi che si continuava a trattare con terapia trasfusionale». Alle ore 5:55 il terzo micidiale infarto e dopo un’ora di nuove manovre di rianimazione, il decesso della paziente. Cosa è successo a quella donna? Perché è morta nonostante le sue condizioni fisiche fossero buone prima del parto? Qualcuno è responsabile all’interno dell’ospedale? Domande a cui sta cercando di avere una risposta il marito della vittima, nel frattempo 5 persone sono finite sul registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio per colpa medica.

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