Le nubi cancellano la Superluna in Italia? L’Equinozio della Primavera 2019 è oggi 20 marzo e ci troviamo di fronte alla possibilità di ammirare uno spettacolo straordinario. Questa notte potremo vedere una Luna straordinaria in diversi parti del nostro paese. Attenzione però perché soprattutto al sud, sottolineando Sardegna e Sicilia, le previsioni del meteo parlano di cielo decisamente coperto. Attenzione però perché sarà l’ultima Superluna di quest’anno e quindi c’è grande attenzione per vederla e capire cosa accadrà. Sembrerà più grande e addirittura porterà circa il 10% in più della luminosità consueta. Sui social network intanto sono molti quelli che stanno cercando di capire dove posizionarsi per vedere meglio questo fenomeno. I posti più isolati e con meno nubi sicuramente possono regalare maggior effetto a questo splendido evento naturale. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL FREDDO CONTINUA A FAR PAURA

L’equinozio di Primavera 2019 cade oggi 20 marzo e a breve diremo addio all’inverno. Questo però non ci farà mettere subito via i nostri capi pesanti. Il freddo infatti continua a fare paura in molte regioni del nostro paese. Basti pensare che le minime di domani saranno ancora attorno ai 0 gradi centigradi ad agosto, salendo a 1° a Torino, Bologna e Milano, a 2° a Trento e Bolzano. Le temperature saliranno andando verso il sud dove per esempio a Cagliari le minime saranno attorno ai 12° e a Palermo addirittura a 14°. Con questo ultimo sospiro dell’inverno però davvero stavolta diremo addio al freddo almeno fino a novembre prossimo. Già diverse città sfiorano ora i 20° nelle ore calde, ma molto presto la temperatura potrà salire ancora. C’è sicuramente bisogno di tempo, ma l’arrivo della Primavera è anche una soglia metaforica che ci permette di voltare pagina per iniziare a vivere la bella stagione. Anche se alcuni saranno da oggi un po’ più preoccupati per la prova costume. (agg. di Matteo Fantozzi)



ECCO PERCHÈ CADE OGGI

Oggi cade l’equinozio di primavera che sancisce ufficialmente l’arrivo della bella stagione e, spulciando un po’ tra le statistiche, si nota che cade il 20 marzo per la 12esima volta consecutiva. E chi si sta chiedendo come mai non sia invece domani, ovvero il 21, come ci è stato insegnato ai tempi della scuola deve risalire alla sua storia dato che non tutti sanno che l’equinozio stesso può benissimo cadere anche il 19 oppure nella data del 20. Come è noto esso fu stabilito dal Concilio di Nicea nel 325 d.C. e confermato successivamente nel 1582 da Papa Gregorio XIII: come spiegano gli scienziati, non indica però un particolare giorno ma un momento in cui si tocca il punto vernale, ovvero quanto l’equatore celeste interseca l’eclittica e precisamente quando il Sole passa dall’emisfero australe a quello boreale. (agg. di R. G. Flore)



L’ULTIMA SUPERLUNA DEL 2019

L’equinozio di primavera, in arrivo alle 22.58 di stasera, porterà con sé anche una piacevole sorpresa: infatti l’inizio della nuova stagione sarà l’occasione anche per vedere l’ultima Superluna piena del 2019, dopo quella a cui si è assistito a febbraio, evento peraltro piuttosto raro da un punto di vista prettamente astronomico e a cui si potrà assistere appunto nella notte a cavallo tra il 20 e il 21 marzo. Secondo gli esperti, infatti, poco dopo le ore 2 di questa notte la Luna raggiungerà la fase piena, per una coincidenza di date che non si verificava di fatto dal 2000 e che avrà una nuova ricorrenza solamente nel 2030. Inoltre la Superluna che cade sulla soglia dell’equinozio di primavera anticipa al 20 marzo anziché il 21 marzo, slittamento dovuto a quella che viene definita “una lenta deriva del calendario gregoriano” e che porterà nel 2048 l’equinozio cadrà il 19 di marzo. (agg. di R. G. Flore)

AIDAA, “GATTI A RISCHIO”

Arriva l’equinozio di primavera e scatta l’allarme per gatti rossi e neri. Come spiega l’Aidaa, nella notte del plenilunio si sacrificano animali e in particolare i gatti, così da propiziarsi favori satanici dei diavoli Lucifero e Ahrimane. L’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente denuncia: «Da qualche tempo si sono moltiplicate sui siti social le richieste di gatti neri da parte di persone che potrebbero essere la lunga mano degli oltre ottanta gruppi esoterici e pseudo satanisti presenti in Italia che ancora praticano le messe nere, e che in occasione di quella notte, così come avviene di solito nella notte tra il 31 ottobre ed il 1° novembre, potrebbero voler sacrificare gatti (ma anche polli ed altri animali) in particolare gatti rossi o neri». L’Associazione svela anche le zone più a rischio: «Valli piemontesi, nella zona del lago di Bolsena, a Marta nel Viterbese e nei boschi del basso Varesotto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

LE PAROLE DELL’ASTROFISICO MASI

Oggi, 20 marzo, cade l’equinozio di Primavera, e in concomitanza con questo evento che segna l’inizio delle stagioni calde, potremmo assistere anche all’ultima Superluna del 2019. Il satellite, dopo essersi mostrato nella sua maestosità lo scorso mese di febbraio, sarà visibile meglio del solito fra la notte del 20 e 21 marzo, quando poi scatterà la primavera. L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope (che trasmetterà in diretta streaming l’evento), ha parlato così ai microfoni dell’agenzia Ansa: «Quest’anno l’equinozio di Primavera cade il 20 marzo, alle 22:58. Pochissime ore dopo, il 21 marzo alle 02:43, la Luna raggiungerà la fase piena. Questa coincidenza di date non avveniva dal 2000 e non riaccadrà prima del 2030. Ma in questi due casi non si tratta di Superlune. Quindi, l’evento del 20 marzo è abbastanza raro». Masi ricorda come l’evento di questa notte sia senza dubbio un’occasione speciale per alzare gli occhi al cielo, in particolare nelle grandi città, dove l’illuminazione artificiale complica spesso e volentieri la vista delle stelle e della luna. «Proprio per questo – aggiunge sempre all’Ansa – l’Unione Astronomica Internazionale (Iau) sta organizzando per il 16 maggio, giornata mondiale della luce per l’Unesco, l’iniziativa Cieli bui per tutti». Tornando all’equinozio di Primavera, come mai avviene il 20 marzo e non il 21 come sempre? A spiegarlo è ancora una volta l’astrofisico Masi: «E’ dovuto a una lenta deriva del calendario gregoriano, legata all’esigenza di dovere approssimare al meglio la durata dell’anno astronomico. Intorno al 2048 l’equinozio cadrà addirittura il 19. Lo stesso calendario, però, prevede un aggiustamento nel 2100». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

EQUINOZIO PRIMAVERA, OGGI 20 MARZO 2019

L’equinozio di primavera ovvero l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera, cade oggi, mercoledì 20 marzo, per la precisione alle 22.58 e non il 21. Il fenomeno coinciderà nuovamente con il 21 marzo solo nel 2102, L’equinozio è uno dei due soli giorni all’anno, l’altro è quello dell’equinozio d’autunno, in cui le ore del giorno e della notte sono uguali. Il termine “equinozio” deriva proprio da questa pari divisione delle ore. In realtà si tratta di una definizione indicativa perché la durata del giorno sarebbe leggermente più lunga della notte. L‘equinozio ha anche un valore simbolico perché segnando la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, nelle culture del passato, era simbolo di abbondanza. L’inizio della primavera, infatti, è simbolo di rinascita dando vita alla fioritura di alberi e frutti (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

EQUINOZIO DI PRIMAVERA: PERCHE’ OGGI E NON IL 21 MARZO

Potete salutare l’inverno e dare il benvenuto alla nuova stagione: oggi 20 marzo cade l’equinozio di primavera, per la precisione alle 22.58 ora italiana. E quindi non più il 21, la data che era riconosciuta convenzionalmente come passaggio dall’inverno. Perché è stata decisa questa variazione e la primavera non comincia il 21 marzo? Il motivo è più o meno lo stesso per il quale l’inizio dell’autunno 2018 è passato dal 21 al 23 settembre. “Colpa” del calendario gregoriano che non misura “al millesimo” la rotazione della Terra intorno al Sole. Il nostro pianeta ogni anno non impiega esattamente 365 giorni per ruotare intorno al Sole, ma ci mette in realtà 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Quindi, un anno e sei ore. Per motivi di praticità, questo tempo è stato approssimato a 365 giorni. Ma quelle sei ore non compaiono mica nel nulla… Vengono recuperate ogni quattro anni con l’aggiunta del 29 febbraio nell’anno bisestile. Eppure resta un margine d’errore legato al fatto che il calendario gregoriano si basa sull’anno tropico o solare, non coincide dunque con quello siderale.

EQUINOZIO DI PRIMAVERA OGGI 20 MARZO 2019, E ARRIVA LA SUPERLUNA

Proprio per recuperare anche questo disallinamento, gli anni centenari non vengono considerati bisestili. Ma non è sufficiente, perché il divario resta e comporta che i fenomeni astronomici non cadano sempre nella stessa data, come appunto per l’equinozio di primavera. Ma perché si chiama così? Il termine deriva dal latino “aequa-nox”, che vuol dire “notte uguale”, che si riferisce alla durata della notte uguale a quella del giorno. L’equinozio è dunque il momento della rivoluzione terrestre in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore e in cui la Terra viene colpita perpendicolarmente dai raggi solari. E questo fa sì che il periodo diurno e quello notturno siano uguali, di dodici ore ciascuno. Quest’anno l’equinozio di primavera sarà accompagnato da un altro evento, la Superluna, uno straordinario evento visibile infatti tra il 20 e il 21 marzo, in particolare alle 2:44 del 21 marzo. Vi consigliamo di sistemarvi per l’occasione in un posto lontano dalle luci artificiali per osservare al meglio la Superluna.