Carlo Pietro Artusi ha confessato l’omicidio di Roberta Priore, la 53enne trovata morta a Milano. «Non era mia intenzione ucciderla. Io l’amavo. Ho distrutto tutto in un attimo», ha dichiarato agli inquirenti. Inoltre, ha ammesso di averle premuto più volte sul volto un cuscino: l’ha soffocata. «L’ho fatto perché volevo impedirle di urlare», ha spiegato. Dopo l’omicidio avrebbe provato a suicidarsi con il gas, «ma non ho avuto il coraggio». La morte della donna risalirebbe ad almeno 10 ore prima del ritrovamento. Forse l’ha uccisa per gelosia: la lite, secondo la sua versione, è cominciata durante una cena avvenuta domenica o lunedì, questo non è stato in grado di precisarlo. «Mi insultava e flirtava con un cliente al bancone», ha farneticato Artusi. Rientrato a casa prima, è stato raggiunto dalla compagna in taxi. L’uomo ha raccontato di essere stato bersagliato da oggetti e che Roberta avrebbe pure afferrato un coltello dalla cucina per poi dirigersi verso di lui. Dopo aver pensato al suicidio e scatenato un principio d’incendio, Artusi avrebbe gettato sul corpo della donna dei fogli infuocati per scappare. Quando è rientrato ha trovato la polizia e i vigili del fuoco. La vittima nel 2005 la donna aveva perso una figlia di 3 anni e mezzo, precipitata dal balcone. (agg. di Silvana Palazzo)



COMPAGNO FERMATO IN STATO CONFUSIONALE

Emergono nuovi dettagli in merito alla vicenda della 53enne ritrovata cadavere nella sua abitazione in un appartamento di Via Piranesi a Milano: la morte di Roberta Priore rappresenta l’ennesimo femminicidio dall’inizio dell’anno e, dopo la macabra scoperta fatta dalla figlia 21enne della donna, i sospetti degli investigatori si sono subito indirizzati verso Pietro Carlo Artisi, compagno della donna che sarebbe stato bloccato dagli uomini delle forze dell’ordine proprio all’uscita del palazzo in cui era stato compiuto il delitto. L’uomo, che ha assassinato la Priore soffocandola con un cuscino, era stato portato subito in Questura e al termine di un lungo interrogatorio questa notte è scattato immediatamente il fermo con l’accusa di omicidio, perpetrato al termine di una colluttazione tra i due. Inoltre, secondo le testimonianze degli altri residenti nel palazzo, non era la prima volta che c’erano problemi tra i due e nei giorni scorsi la Polizia era dovuta intervenire dato che si erano sentite delle urla provenire dall’appartamento. (agg. di R. G. Flore)



HA CONFESSATO L’ASSASSINO

Pietro Carlo Artusi ha confessato: è stato lui ad aver ucciso Roberta Priore, la donna di 53enne trovata morta in casa. L’ha soffocata con un cuscino, lo stesso gli agenti hanno trovato accanto al suo corpo senza vita appena fatto il loro ingresso nell’abitazione. Il compagno della vittima, come riportato dal Corriere della Sera, questa mattina ha raccontato di una lite iniziata al ristorante e proseguita a casa. Stavano insieme da 5-6 mesi ma negli ultimi tempi discutevano tanto, al punto che già un paio di volte le forze dell’ordine erano intervenute, senza che nessuno dei due però sporgesse denuncia verso l’altro. Da quanto emerso, sia Artusi che Roberta avrebbero assunto cocaina la sera dell’omicidio: la vittima era laureata in filosofia, conosceva l’inglese e il tedesco, proveniva da una famiglia dell’alta borghesia milanese, ma nell’inferno della droga era scivolata a causa di alcune tragedie che in passato l’avevano toccata da vicina. Secondo il medico legale, l’omicidio potrebbe essersi verificato tra domenica sera e lunedì: al momento del ritrovamento del corpo, Roberta Priore era morta da più di dieci ore. (agg. di Dario D’Angelo)



DONNA TROVATA MORTA IN CASA

Una donna è stata trovata morta ieri nel suo appartamento di Milano, e quest’oggi è stato fermato il suo compagno. La vittima si chiamava Roberta Priore, ed aveva 53 anni; è stata rinvenuta senza vita nel pomeriggio di ieri, nella sua abitazione al quinto piano di uno stabile sito in via Piranesi 19, zona a sud est del capoluogo lombardo nei pressi di Porta Vittoria. Ad allarmare la polizia è stata la figlia di 22 anni, che attorno alle 15:30 di ieri pomeriggio si è messa in contatto con le forze dell’ordine perchè non riceveva più notizie da ore della madre. La giovane ha anche provato a citofonare, ma non ottenendo alcuna risposta ha allertato i vigili del fuoco che hanno dovuto sfondare la porta di casa per entrare nell’appartamento. Una volta entrati hanno trovato la 53enne senza vita con accanto un cuscino, e l’appartamento messo a soqquadro con l’intento di inscenare una rapina finita male. Gli inquirenti, dopo una breve indagine, hanno interrogato il nuovo compagno della 53enne, e non è da escludere che nelle prossime ore possa essere fermato con l’accusa di omicidio.

MILANO, DONNA TROVATA MORTA NEL SUO APPARTAMENTO

Da un primo esame effettuato sul corpo della vittima non sarebbero stati rinvenuti evidenti segni di violenza, quindi la donna potrebbe essere stata soffocata proprio con il cuscino trovatole accanto. Le indagini della squadra mobile sono dirette da Lorenzo Bucossi e al momento non viene esclusa alcune ipotesi, ma la sensazione circolante è che la donna sia stata uccisa anche perché i vicini di casa, come riferisce l’edizione online de Il Giornale, avrebbero sentito più volte delle urla provenienti proprio dall’abitazione della vittima. Inoltre, già in passato la polizia era intervenuta per controllare la situazione. Nelle prossime ore si terrà l’autopsia sul cadavere della Priore da cui si capirà con certezza la causa del decesso. La donna aveva due figli, fra cui la 22enne che ha chiamato i soccorsi, nati da un precedente matrimonio terminato due anni fa.