Lo speciale de Le Iene sulla morte di David Rossi si arricchisce di una testimonianza choc che potrebbe accendere i riflettori sul mistero del decesso dell’ex manager di Mps. Monteleone ha infatti incontrato un giovane ragazzo che partecipò come gigolò a diverse feste a Siena, ma non solo, con protagonisti anche «dirigenti e direttori» di Montepaschi: «Ho partecipato come escort ad alcune feste o cene private che si sono svolte nelle campagne toscane o comunque in altre città d’Italia. La prima volta avevo 18 anni, c’è un grande mondo di escort: parlo di feste con lo scopo di intrattenere ospiti di grande profilo che avevano una certa importanza per le persone che organizzavano queste feste». Guadagni importanti, «è capitato anche 10 mila per una settimana, per due o tre giorni di incontri», ma la paura di poter rappresentare anche un pericolo per i clienti: «Con il fatto di frequentare certe persone dopo costituisci una sorta di minaccia velata. […] Clienti dirigenti Mps? Sì, dirigenti e direttori: questa cosa del potere la ostentavano spesso». «Io sapevo che andavo a Siena per tot euro», spiega il ragazzo, che aggiunge: «Rapporti sessuale la maggior parte delle volte in privato, ma non solo: mi è capitato di fare delle cose anche davanti agli altri. Durante la cena eravamo vestiti, una cena normale, poi una cosa tirava l’altra», sottolineando che c’era chi faceva uso di droga, «canne e cocaina». I clienti «non erano gay dichiarati, la maggior parte avevano famiglia e figli», mentre David Rossi? «Lo avevo sentito nominare ma non l’ho mai visto a una festa». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ING. SCARSELLI: “NON E’ UN SUICIDIO”
Antonino Monteleone de Le Iene porta avanti un’inchiesta sulla morte di David Rossi: fu un suicidio o un omicidio? Il perito della famiglia Ing. Luca Scarselli esclude la prima ipotesi: «Ci sarebbe stata una caduta differente, il tronco arriva dritto a terra: c’è assenza di rotazione. In qualunque modo si fosse lasciato andare dalla finestra, sicuramente avrebbe ruotato: è una questione fisica». Non ha dubbi Scarselli: «Per come cade Rossi, non mi spiego come si tratti di suicidio», spiegando come il filmato «fin dall’inizio ha convinto poco». Ma non solo, a proposito delle sagome che si intravedono: «Potrebbe esserci stato anche un intervento di eliminazione sul video». I primi due colleghi che scoprono la sua morte non hanno alcuna voglia di parlare di questa storia; Giancarlo Filippone non risponde e non dà un aiuto, mentre Bernando Mingrone: «Sono convinto che si sia suicidato. Abbiate rispetto di questa morte. A me chiedete delle anomalie? Chiedete alla polizia. Siete veramente delle persone che non hanno rispetto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SCUSE DEL PROCURATORE CAPO DI SIENA ALLA VEDOVA DI ROSSI
Il procuratore capo di Siena Salvatore Vitello ha chiesto scusa alla moglie di David Rossi per il processo intentato contro di lei. Lo ha rivelato Carolina Orlandi, figlia di Antonella Tognazzi, la vedova del capo della comunicazione di Mps. «Qualche settimana fa ha incontrato mia madre e le ha chiesto scusa per il processo che ha subìto. Lo ringraziamo delle sue parole, ma adesso vorremo i fatti». Ma Carolina, parlando a Le Iene, ha anche annunciato che lei e la sua famiglia a breve chiederanno che le indagini sulla morte di David Rossi vengano riaperte. Da quando fu trovato morto ci sono state due archiviazioni delle indagini e il caso è stato bollato come suicidio. Inoltre, il giornalista Davide Vecchi e la vedova di Rossi sono stati indagati dai pm senesi con l’accusa di violazione della privacy per la pubblicazione di uno scambio mail tra l’ex manager e Fabrizio Viola, ex ad di Mps, avvenuto pochi giorni prima della morte. Il pm Serena Menicucci chiese una condanna a 9 mesi di reclusione per il giornalista e 6 mesi per Tognazzi, ma entrambi il 15 gennaio 2018 furono assolti perché il fatto non sussiste. Nelle motivazioni è stato scritto che non dovevano neppure essere processati. Da qui le scuse del procuratore capo Vitello, che al Corriere di Siena ha confermato: «È vero, ho incontrato la signora Tognazzi insieme al suo nuovo difensore e le ho detto che l’ufficio ha preso atto della sua assoluzione e non ha impugnato la sentenza. Le ho al contempo espresso il mio dispiacere per la vicenda». (agg. di Silvana Palazzo)
PARLA CAROLINA ORLANDI
In attesa dello speciale de Le Iene sulla morte di David Rossi, in onda stasera su Italia 1, la figlia Carolina Orlandi ha annunciato con un video le intenzioni sue e dell’avvocato Carmelo Miceli di chiedere la riapertura delle indagini. “Saranno davvero dalla nostra parte questa volta per capire perché sia caduto da quella finestra?”, si è domandata, rivolgendosi alla procura di Siena ed al procuratore capo Vitello. Dopo le parole ora si attendono i fatti. Le Iene, con lo speciale presentato da Antonino Monteleone, faranno luce su alcuni punti dell’indagine ancora rimasti aperti. Il primo è rappresentato dalle telecamere: nessuna di quelle in funzione – tranne la telecamera che inquadra il vicolo in cui fu ritrovato il cadavere di David – furono acquisite dalla Squadra mobile di Siena. Il solo filmato acquisito, inoltre, è parziale poiché omette il momento dell’ingresso dei soccorritori e ovviamente chi è entrato prima e dopo il loro arrivo. Nessuno analizzò mail il corpo di David né i suoi vestiti a caccia di eventuali tracce di Dna di coloro che entrarono in contatto con lui. durante l’autopsia, inoltre, nessuna ferita fu sottoposta all’esame istologico per stabilire quando quei segni rinvenuti sul corpo furono prodotti. Tra gli altri buchi nell’indagine, la mancata acquisizione dei tabulati delle celle telefoniche in grado di fare luce su chi transitasse nell’area attorno alla banca nei momenti della caduta di David. Dubbi poi su un possibile inquinamento della scena del crimine come emerso dal confronto tra le immagini filmate e le foto scattate dalla Scientifica in un secondo momento e che evidenziano alcuni oggetti spostati. A questi già numerosi elementi va aggiunta anche la distruzione di alcuni fazzoletti prima che il caso venisse archiviato e in un momento in cui la famiglia di David Rossi avrebbe ancora potuto opporsi alla richiesta di archiviazione della procura. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MORTE DAVID ROSSI, SPECIALE LE IENE
“Le Iene” tornano a occuparsi del caso David Rossi. Una puntata speciale andrà in onda oggi, giovedì 21 marzo, dalle 21.10 su Italia 1. Antonino Monteleone e Marco Occhipinti hanno raccolto nuove clamorose rivelazioni riguardo la morte dell’ex capo della comunicazione della Banca Monte dei Paschi di Siena. Il 6 marzo 2013 David Rossi fu trovato per terra a Vicolo di Monte Pio a Siena, proprio sotto la finestra del suo ufficio, che si trovava al terzo piano della sede centrale della banca. Erano i giorni della bufera finanziaria che stava travolgendo Mps. Ma il 4 luglio 2017 il caso fu archiviato per la seconda volta come suicidio. Da qui è partita l’inchiesta de “Le Iene”. Ci sono ancora tanti punti da chiarire, mentre la famiglia di Rossi ha la strana sensazione che le indagini non siano state condotte in maniera impeccabile. «Nello speciale del 21 marzo vi racconteremo i nuovi elementi emersi dall’inchiesta», ha anticipato il programma in vista del servizio che andrà in onda stasera.
VERSO LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI?
Si torna a parlare del caso David Rossi anche perché c’è la possibilità di far riaprire le indagini con elementi e dettagli che finora sono stati trascurati nell’inchiesta. Ne è convinto Ranieri Rossi, fratello dell’ex responsabile comunicazione di Banca Mps. Inoltre, stando a quanto riportato da Antenna Radio Esse, i dati dell’hard disk del computer, su cui sta lavorando l’ingegnere tecnico incarico dalla famiglia del manager, potrebbero svelare nuovi retroscena. Sono passati oltre sei anni dalla morte di David Rossi, ma la verità non è stata ancora scoperta. Sembra ancora lontana, ma la sua famiglia non smette di inseguirla. Verità per David è anche una frase scritta nell’anniversario della sua morte, in un dipinto di strada a Siena, a pochi passi da Rocca Salimbeni. Lo ha commissionato la mamma per ricordare alla città il dolore provato quando si svegliò con la notizia della morte di David Rossi. Un dolore forte quanto il desiderio di scoprire cosa è successo al manager. Le prossime settimane potrebbero essere importanti in tal senso.