Oggi 21 marzo si celebra la Giornata mondiale della sindrome di Down, un gesto che sa tanto di buonismo spicciolo in un momento storico in cui i Down sono sottoposti a sterminio tramite l’aborto. Ci sono infatti paesi come l’Islanda dove da tempo non ne nasce più neanche uno. Visti sempre come uno “sbaglio di natura”, un peso eventuale per i genitori, insomma scarti della società, gli affetti da sindrome di Down sono in realtà persone splendide, in grado di condurre una vita assolutamente normale e anche di inserirsi nel mondo del lavoro. In ogni caso il messaggio di questa giornata è “Leave no one behind”, non lasciamo indietro nessuno. Scopo è promuovere le persone con la sindrome all’inserimento nelle realtà sociali e lavorativi.



L’INNO DEI DOWN

Le persone con la sindrome di Down in Italia sono circa 40mila, numero che ovviamente non tiene conto di tutti quelli di loro che vengono abortiti. Per la giornata e la campagna di sensibilizzazione è stato realizzato un apposito inno e un video, “Non ci sono molti motivi per festeggiare”: è questo il messaggio principale della campagna di sensibilizzazione globale “Reason To Celebrate”, lanciata dal CoorDown Onlus (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down). Nel video una carrellata di persone Down che ricordano come oggi, nello stesso giorno, si celebrino anche la giornata internazionale della poesia e anche quella delle foreste, mentre per i Down non c’è niente da celebrare, solo essere accolti nel mondo come ogni altra persona.



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