La Procura di Roma ha aperto una inchiesta in relazione al cedimento di alcuni gradini della scala mobile alla fermata Barberini della Metro A: al momento si tratta di un normale accertamento, senza ipotesi di reato e senza indagati, con l’incarico affidato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia al sostituto Francesco Dall’Olio. Il fatto è dirimente visto che Dall’Olio è lo stesso titolare del procedimento ancora aperto per il grave incidente sulla scala mobile della Fermata Repubblica dello scorso 23 ottobre, con i tifosi russi feriti anche gravemente: stando a quanto apprende Askanews da Piazzale Clodio, i magistrati romani «attendono, in relazione a questo filone, i risultati di una consulenza tecnica che è stata affidata ad una società specializzata che ha proceduto alla rimozione della scala per verificare cosa sia avvenuto al di sotto della struttura». Contro la gestione del sindaco Raggi e dell’intera vicenda Atac si scaglia ancora il Pd, questa volta con un esponente nazionale come Luciano Nobili: «Dopo l’incidente alla fermata Repubblica chiusa ormai inspiegabilmente da oltre 5 mesi, oggi si accartoccia sotto i piedi dei viaggiatori anche l’ultima scala mobile funzionante nella stazione Barberini. Soltanto per un miracolo non ci sono feriti in questo caso. Ma per il Campidoglio non c’e’ neanche l’alibi dei tifosi russi con cui prendersela […] ra autobus in fiamme e scale mobili che crollano nelle metro ormai i romani usano i mezzi pubblici a loro rischio e pericolo».



“SI RISCHIA LA VITA SUI MEZZI”

«Nella terza città più grande d’Europa si accede alla metro rischiando la pelle», racconta al Messaggero uno dei passeggeri che è riuscito ad evitare di cadere nel gradino divelto della scala mobile a Barberini; ma non è certo l’unico, «È una vera fortuna che non si sia fatto male nessuno. Anche questa volta c’erano tifosi fantasma che saltavano?» raccontano altri utenti Atac imbestialiti per l’ennesimo incidente nelle strutture della metropolitana della Capitale. Inevitabili le polemiche contro la gestione del sindaco Raggi sul caso Atac: «Il crollo delle scale mobili della stazione metro A di piazza Barberini mostrano un sistema di trasporto locale sempre più fragile e pericoloso. La situazione si è aggravata con il concordato fallimentare di Atac. I pezzi di ricambio non arrivano e la sfiducia dei fornitori verso Atac è sempre più tangibile. A Roma ormai è tormento #Metro. Barriere architettoniche in aumento con scale mobili sempre più immobili e ascensori fermi nelle linee A e B. Fermate chiuse da mesi (Repubblica) e altre aperte a singhiozzo (Barberini e Spagna) lungo la linea A. Infine la metro C con frequenze da tradotta. Ma la vera ‘Mission impossible’, è quella di chi ha problemi di deambulazione: in sette stazioni gli ascensori della linea A sono fuori uso, in altre due le scale mobili sono guaste e in cinque i monta scale sono fermi», hanno scritto in una nota i consiglieri Pd Ilaria Piccolo e Giovanni Zannola. Poi la conclusione, sempre contro il M5s «Con la giunta Raggi a Roma è ormai un’impresa prendere anche un mezzo pubblico. Il vento in tre anni è cambiato, sulla città dal Campidoglio si è abbattuto un uragano che ha stremato la città».



CROLLA SCALA MOBILE IN METRO BARBERINI

Ci risiamo, ancora Roma e ancora la Metro Atac pone all’attenzione un nuovo incidente alla scala mobile in ingresso della stazione, questa volta di Barberini (Linea A): in prima mattinata, nel pieno flusso dei passeggeri diretti al lavoro, un gradino divelto sulla scala mobile della stazione ha generato il panico nei sotterranei anche se per fortuna nessun ferito viene registrato. «E’ uno schifo, una vergogna – racconta il giornalista Fabio Carnevali del Tempo che era sul posto al momento dell’incidente – Mi trovavo a pochissimi gradini dalla fine della scala mobile quando all’improvviso uno scossone forte ha fatto accartocciare l’ultimo gradino col rischio di tranciare una gamba a qualcuno. Alcuni sono caduti in terra proprio per evitare che il gradino tranciasse la gamba. Uno scandalo vero. Sono accorse subito le persone della sicurezza. Non volevano nemmeno che facessi foto e video». L’Atac ha ovviamente fatto chiudere la stazione Barberini in attesa di rimettere a posto quantomeno le strutture latere alla scala mobile crollata e accartocciata su se stessa dopo la rottura, inspiegabile al momento, del gradino sopraelevato.



IL DISASTRO DI ATAC: 22 STAZIONI CON PROBLEMI

Già negli scorsi mesi Atac aveva effettuato diversi controlli e interventi alle scale mobili di Barberini, tra le più “fatiscenti” per età e usura: al momento è utilizzabile la fermata Spagna attigua ma è chiaro che l’ennesimo disastro della municipalizzata ai trasporti di Roma non può continuare a passare “inosservato”. Lo scorso 23 ottobre l’incidente alla stazione Repubblica (sempre della Metro A) aveva provocato 24 feriti tra i tanti tifosi dello Cska Mosca giunti a Roma per il match di Champions League: dalla sera dell’incidente iniziarono «una serie di controlli e lavori di manutenzione soprattutto alle stazioni della Metro A Spagna, Barberini e Flaminio, che rimasero chiuse, proprio per verifiche agli impianti», spiega Roma Fanpage. Lo scorso 22 febbraio un altro incidente alla scala mobile bella stazione Policlinico non provocò per fortuna feriti ma risvegliò il problema mai risolto nelle tante fermate di una delle città più visitate al mondo: sono in totale 22 le stazioni tra le linee A, B/B1 e C ad avere problemi, secondo il sito di Atac, sulle scale mobili o sugli ascensori. Gli stessi dirigenti di Atac a Roma Today hanno spiegato di recente come «gli iter sono molto lunghi, ci possono volere mesi per un pezzo di ricambio» e pare che alcuni pezzi siano anche stati presi da stazioni meno frequentate propri per tamponare l’urgenza. Inutile, crediamo, aggiungere altro alla mera cronaca dei fatti per comprendere il grado di emergenza di cui soffre una città e un Atac che pure hanno ricevuto stanziamenti da 5,2 milioni di euro dal Campidoglio per manutenere gli impianti metropolitani.