Nell’odierna puntata de La Vita in Diretta si è tornati a parlare della morte di Maria Sestina Arcuri, la 26enne di Ronciglione deceduta a seguito di una presunta caduta dalle scale. Come è noto in questi giorni si attendeva l’esito dell’autopsia sul suo cadavere ma i risultati tardano ad arrivare anche perché vi sono difficoltà nel suo deposito e potrebbe essere rinviata di ancora 30 giorni: infatti stanno emergendo nuovi elementi che, combinati anche ai risultati dei rilievi compiuti dal Ris di Parma, secondo l’inviata del programma di Rai 1 starebbero contribuendo a far aggravare la posizione di Andrea Landolfi, il 30enne compagno che al momento sarebbe l’unico indagato. Su di lui c’è una indagine non solo per omicidio volontario ma pure, e questa è una delle novità, lesioni aggravate e anche omissione di soccorso. L’uomo, infatti, è un infermiere professionista e i familiari della ragazza si chiedono come mai non abbia avvertito con solerzia il 118 ma abbia ritardato: un ritardo che potrebbe essere stato esiziale dato che Maria Sestina è poi deceduta 24 ore dopo in ospedale a Viterbo. (agg. di R. G. Flore)
IL GIALLO SULLA MORTE DI SESTINA ARCURI
Maria Sestina Arcuri, è ancora giallo attorno alla vicenda della 26enne di Ronciglione, morta a seguito di una caduta dalle scale avvenuta tra il 3 e il 4 febbraio e successivamente ricoverata presso l’Ospedale “Belcolle” di Viterbo, dove è spirata solamente 24 ore dopo al termine di una lunga agonia e per via del mancato riassorbimento dell’ematoma cerebrale che aveva riportato e per il quale era stata pure operata. A oltre un mese di distanza dai fatti, si cerca di capire se possa essere credibile o meno il resoconto fatto da Andrea Landolfi, il 30enne compagno (la cui posizione si sarebbe aggravata nelle ultime ore) su cui gravano ora i sospetti di chi conosceva Maria Sestina e che al momento è l’unico indagato: fondamentale da questo punto di vista sarà l’esito dell’esame autoptico che dovrebbe stabilire se la 26enne parrucchiera è ruzzolata dalle scale assieme al ragazzo per un incidente oppure se la vittima sia stata spinta al termine di una lite dato che i due sarebbero stati visti discutere dal proprietario di uno dei locali della zona.
ATTESA PER GLI ESITI DEL’AUTOPSIA
“Avremo presto i risultati definitivi” ha fatto sapere di recente Paolo Auriemma, il procuratore capo di Viterbo, aggiungendo che il quadro è oramai prossimo ad essere delineato dato che comunque l’esame autoptico si è rivelato essere molto più complesso di quanto inizialmente si pensava: infatti l’operazione d’urgenza eseguito presso l’ospedale del centro laziale da parte dei medici per riassorbire l’ematoma cerebrale si sarebbe infatti “sovrapposto” ai traumi rilevati sulla testa di Maria Sestina, rendendo così necessarie della valutazioni maggiormente accurate per capire meglio quali lesioni siano attribuibili all’intervento in sala operatoria e quali invece sono rinconducibili alla caduta che si è rivelata fatale per la 26enne di Ronciglione. Inoltre il Procuratore di Viterbo attende contestualmente anche i risultati dei rilievi fatti dal Ris di Parma che aveva fatto i rilievi di rito durante il sopralluogo nella villetta.