Un «delitto folle», così il procuratore di Modena Lucia Musti ha definito l’omicidio di Hannioui Khaddouj. La 50enne è stata uccisa dal nipote Mohammed El Fathi con una trentina di coltellate. Il delitto di Finale Emilia «è maturato all’interno di una famiglia unita ed in armonia, ben inserita nel contesto sociale». Ma il 32enne marocchino, che in passato aveva sofferto di problemi psichici, avrebbe avuto un raptus al culmine del quale ha ucciso la zia. L’allarme è stato lanciato dal figlio 17enne della donna che, tornato a casa, ha trovato la madre morta e il cugino con un coltello accanto. A quel punto c’è stata una colluttazione, poi il ragazzo è riuscito a scappare e a chiamare i carabinieri. Il padre e lo zio dell’arrestato, secondo quanto precisato dal procuratore capo, hanno fatto di tutto affinché Mohammed El Fathi si sottoponesse alle cure necessarie per fronteggiare la patologia psichiatrica che affliggeva il giovane. «Quest’ultimo è sempre stato collaborativo alle cure e non si ravvisa incuria o tanto meno responsabilità in capo al personale medico. Il folle gesto appare senza movente e senza spiegazione». Intanto la procura ha richiesto la convalida dell’arresto: l’udienza di convalida è stata fissata dal gip Andrea Romito per lunedì all’interno del carcere di Sant’Anna. (agg. di Silvana Palazzo)
UNA MATTANZA: PIÙ DI 30 FENDENTI SU COLLO E ADDOME
E’ stata sgozzata con numerosi fendenti una 50enne marocchina di Modena. Ad ucciderla, il nipote 31enne, che ha scatenato la sua furia omicida sulla zia: almeno 4 i colpi al collo, mentre una trentina sarebbero stati indirizzati all’addome e alla schiena, con segni anche sulle mani, chiaro indizio di come la vittima abbia tentato di difendersi dalle coltellate, invano. Una vera e propria mattanza quella che si è trovata di fronte il figlio 17enne della donna, rientrato in casa dopo le 18:00: ha aperto la porta e ha trovato la madre in un lago di sangue, numerose tracce nell’abitazione, e il cugino con un coltello in mano. Il 31enne era stato dimesso soltanto pochi giorni fa da una clinica psichiatrica e l’indiscrezione è stata confermata dal comandante della compagnia dei carabinieri di Carpi, Alessandro Iacovelli, che parlando ai microfoni del Resto del Carlino ha ammesso: «Abbiamo fermato un ragazzo di origine marocchina da poco dimesso da una clinica psichiatrica che probabilmente in un momento di impeto ha colpito la zia a collo. Il ragazzo è stato portato in ospedale». Era uscito domenica da Villa Igea, la clinica specializzata per le cure psichiatriche, ma i problemi erano iniziato già nel 2015. «Aveva il male oscuro, era depresso, si trascinava per strada, era schivo e parlava poco, ma era buono…», mormorano in paese. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MODENA, DONNA SGOZZATA DAL NIPOTE
Giungono nuovi dettagli in merito all’omicidio di Modena, la donna sgozzata dentro casa dal nipote. La vittima si chiamava Khaddouj Hannioui, aveva 50 anni, ed era nata in Marocco. Si era trasferita da pochi giorni, come riferisce Il Messaggero, nel comune di Finale Emilia, nella bassa modenese, per stare vicino ai propri parenti che abitano in quelle zone dell’Italia da tempo. Peccato però che il nipote, figlio del fratello del marito, l’abbia sgozzata dentro casa: quattro fendenti che non hanno lasciato scampo a Khaddouj, già morta all’arrivo dei soccorsi. Ad ucciderla, come detto, il nipote, tale El Fathi Mohammed di 31 anni, che prima è stato indiziato del delitto e poi arrestato poco dopo dai carabinieri della compagnia locale. A scoprire il cadavere della donna è stato invece il figlio 17enne della vittima, rientrato in casa poco dopo le ore 18:00: il ragazzino ha trovato anche il cugino ancora con il coltello in mano, praticamente in flagranza di reato. Il movente non è ancora ben chiaro ma l’omicida era uscito solo da una settimana da una struttura psichiatrica e bisognerà quindi capire se le due cose sono in qualche modo collegate. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MODENA, DONNA SGOZZATA IN CASA DAL NIPOTE
È emersa la prima ricostruzione dell’omicidio di Finale Emilia (Modena), dove una donna di 50 anni, di nazionalità marocchina, è stata uccisa. Il primo sospettato è il nipote, che infatti è stato già preso in carico dai carabinieri. Il giovane, in stato di fermo, è stato poi portato via in ambulanza. A trovare il cadavere della donna, che è stata colpita al collo con quattro fendenti, sarebbe stato il figlio, un 17enne. Il nipote era arrivato da poco in Italia dal Marocco. Secondo il racconto dei vicini di casa, che è stato riportato dal Resto del Carlino, aveva un carattere schivo. Alcuni testimoni presenti in piazza Verdi hanno raccontato che il giovane subito dopo l’omicidio è sceso in strada in stato di forte agitazione, urlando e prendendo a pugni i muri delle abitazioni. Proprio quelle urla hanno richiamato l’attenzione del tabaccaio che ha avvertito le forze dell’ordine. (agg. di Silvana Palazzo)
MODENA, DONNA DI 50 ANNI SGOZZATA IN CASA
Tragedia a Modena, dove una donna di 50 anni è stata uccisa a coltellate, pare sgozzata. Secondo le prime notizie, sarebbe stato il nipote di 36 anni a compiere l’omicidio, quindi la donna sarebbe la zia del presunto assassino. Il delitto è avvenuto a Finale Emilia, in un appartamento in vicolo dei Grigioni, nei pressi di piazza Verdi. Sul posto sono accorsi i carabinieri, insieme alla polizia municipale, e il 118. Questi ultimi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Al momento sono poche le indiscrezioni, anche perché è massimo riserbo dei militari dell’Arma che hanno avviato le indagini. Ma secondo quanto riferito da Modena Today, la 50enne sarebbe stata sgozzata dal suo assassino. Si parla infatti di una ferita alla gola. L’allarme, spiega la Gazzetta di Modena, è stato dato dal figlio della donna, sceso in strada per chiedere aiuto ai passanti.
SOSPETTI SUL NIPOTE
Il figlio della 50enne è sceso in strada chiedendo a chiunque incontrasse di aiutare la madre, ottenendo subito aiuto. Proprio lui ha trascinato un carabinieri che è arrivato in pochi minuti in piazza Verdi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena, era presente anche il presunto assassino, in evidente stato di choc. Quindi potrebbe essere già stato fermato. Ma seguiranno aggiornamenti per chiarire una vicenda che ha contorni ancora poco chiari, a partire dal movente dell’omicidio e passando per la dinamica stessa.