Xi Jinping ha salutato definitivamente l’Italia ed è volato verso Nizza pochi minuti prima delle ore 11, decollando all’aeroporto di Punta Raisi sul Boeing 747-8L della Air China: il Presidente cinese dice così addio alla tre giorni in Italia decisiva sul piano commerciale ed economico per la firma sul memorandum della Via della Seta. Ma a Palermo e in tutta la Sicilia, il lascito della breve visita di Xi Jinping è comunque importante: «La Cina viene in Sicilia solo per fare business, non per comprare e governare i nostri asset strategici. Del resto, noi sovranisti della Lega non lo permetteremmo. E come ha richiesto il Capo dello Stato, saranno scambi alla pari», spiega il sottosegretario all’Internazionalizzazione (palermitano di origini) Michele Geraci ai colleghi de La Sicilia. È lui il vero “padre” degli accordi tra Italia e Cina di questi giorni, simpatizzante M5s ma a pieno regime nel team di Salvini al Viminale: secondi le prime fonti, «li interessi degli investimenti cinesi ricadrebbero sul terminal crociere del porto di Palermo (o per la sua completa realizzazione o per ottenerne in concessione uno slot) in cambio del know how sviluppato a Palermo per la gestione degli attracchi da mutuare nei porti di partenza in Cina» spiegano da La Sicilia. Ma anche il settore crociere farebbe parte dei patti siglati a Roma: «Il mercato cinese delle crociere è vastissimo. Il punto di partenza è stata la meganave da poco varata da Fincantieri, la “Costa Venezia”, costruita apposta per il mercato cinese, con pochissimi spazi aperti perchè i cinesi non amano il sole. Quindi, al posto dei solarium ci sono i casinò. Adesso occorre un porto con moli e fondali adatti a ricevere le meganavi e con terminal di livello funzionale e tecnologico adeguato, e Palermo si sta attrezzando per questo», conclude Geraci. (agg. di Niccolò Magnani)
L’ULTIMA VISITA IN ITALIA
Dopo la tappa a Roma, il presidente della Cina, Xi Jinping, si è spostato da ieri pomeriggio a Palermo. Accompagnando dai massimi rappresentati politici della città e della regione Sicilia, il numero uno di Pechino ha visitato il Palazzo dei Normanni, concludendo il suo tour dicendo con un buon auspicio: «Vedrete, da domani, che ci saranno molti più turisti del mio Paese in questa città». Parole senza dubbio significative, uno spot che non ha prezzo tenendo conto che Xi Jinping rappresenta circa un miliardo di persone, un/sesto dell’intera popolazione mondiale. Xi è atterrato ieri a Punta Raisi, sul suo Boeing 747 dell’Air China, con la delegazione “monstre” da quattrocento persone che l’ha accompagnato nel suo viaggio in Italia. Un viaggio voluto dallo stesso presidente cinese come omaggio al collega Sergio Mattarella, originario proprio di Palermo. «Ho apprezzato dall’alto Palermo, sono contento di poterla conoscere», le prime parole di Xi una volta sceso dall’aereo.
XI JINPING A PALERMO “QUI MILIONI DI CINESI IN FUTURO
Quindi il tour in una città blindata, fra divieti di sosta e di accesso, poliziotti, elicotteri e volontari. Un Palazzo dei Normanni che impressiona la first lady cinese, che scatta numerose foto, nonché il marito: «E’ davvero un palazzo non comune in Europa. Sarebbe perfetto nella Via della Seta: la visita qui è stata preziosa». Quindi, a conclusione del breve tour, le parole d’affetto di Xi «questi tesori meritano di essere visti. Sono certo che in futuro verranno tanti miei connazionali». Presente anche Musumeci, il numero uno della regione: «Intercettare la Via della Seta significa avere infrastrutture – dice il governatore siciliano – agli appuntamenti si arriva puntuali e preparandosi. Quindi dobbiamo subito sederci attorno a un tavolo col governo nazionale e capire cosa vogliamo fare della Sicilia nella Via della Seta e organizzarci di conseguenza per individuare le priorità e investire su quelle». Fra meno di un’ora, alle ore 10:00, Xi lascerà Palermo e l’Italia per volare in Francia, a Nizza, dove incontrerà Macron.