Pietro Carlo Artusi, il 47enne in carcere a San Vittore per l’omicidio della compagna 53enne Roberta Priore ha tentato il suicidio in cella. Secondo quanto trapela da MilanoToday, l’uomo ha tentato di togliersi la vita impiccandosi. Sono stati gli agenti della polizia penitenziaria a trovare Artusi avvolto in un lenzuolo ma ancora in vita ed a quel punto hanno prontamente allertato i soccorsi. Il 47enne nella notte tra il 19 e il 20 marzo scorso aveva raccontato agli investigatori della Squadra mobile e al pm di Milano di avere ucciso la compagna Roberta Priore dopo pochi mesi di frequentazione, al culmine dell’ennesima lite. Nonostante i due stessero insieme da poco tempo, le forze dell’ordine erano già state chiamate ad intervenire più volte per sedare le liti tra i due. A pochi giorni dalla confessione, Artusi ha tentato il tragico gesto usando una corda rudimentale e impiccandosi alle sbarre della sua cella. Subito trasportato in ospedale, stando alle prima informazioni che giungono dai medici del San Carlo di Milano l’uomo reo confesso sarebbe in condizioni disperate.



UCCIDE COMPAGNA, CONFESSA L’OMICIDIO E SI IMPICCA IN CARCERE

Questa mattina è stata dichiarata la morte cerebrale di Pietro Carlo Artusi a distanza di sei giorni dal ritrovamento del cadavere della donna con la quale aveva una relazione da circa cinque mesi. Roberta Priore fu trovata morta il 19 marzo scorso nel suo appartamento dopo l’allarme lanciato dalla figlia che non riusciva a mettersi in contatto con lei. Giunti sul posto, polizia e vigili del fuoco hanno aperto la porta trovando l’appartamento a soqquadro e il corpo della vittima, chiaro segnale di una lotta prima dell’omicidio. Artusi fu fermato poco dopo il ritrovamento del corpo e nella notte confessò il delitto raccontando di aver prima cenato insieme al ristorante per poi litigare furiosamente poco dopo fino ad avere una sorta di lotta al culmine della quale lui avrebbe gettato la sua compagna a terra soffocandola poi con un cuscino “per non farla più urlare”. Quindi il 47enne avrebbe nascosto il corpo della compagna con una coperta ed avrebbe tentato il suicidio aprendo i tubi del gas e tentando di dare fuoco ad alcuni fogli di carta poi gettati sul corpo della vittima sulla quale furono trovate delle lievi bruciature.

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