Ulteriori dettagli in merito alla vicenda della prof di Prato ai domiciliari, dopo che ha avuto un figlio da un ragazzino di soli 14 anni. Stando a quanto spiegato dagli inquirenti in queste ultime ore, subito dopo aver posto ai domiciliari l’infermiera, la misura sarebbe stata eseguita perché la donna avrebbe provato ad avvicinare il minore anche dopo l’avvio delle indagini. Inoltre, pare vi sia il pericolo di reiterazione del reato, visto che si è scoperto che la donna frequentava dei sitipedopornografici e sul proprio personal computer e smartphone sarebbero state trovate numerose foto e contatti di minori. Le verifiche sono ancora in corso, e gli inquirenti hanno posto sotto sequestro i personal computer trovati nell’abitazione dell’infermiera. Agli atti vi sono anche numerose chat fra la prof e il ragazzino amante, in cui si evidenzia l’insistenza della stessa donna nei confronti del giovane, che aveva letteralmente perso la testa. Come mostrato da “Storie Italiane” su Rai Uno, l’arrestata mostrava in particolare insistenza nel chiedere al ragazzino se l’amasse oppure no, per provare a fare chiarezza sui sentimenti provati nei suoi confronti. Non si sa se la prof/infermiera subirà un processo ma la cosa certa è che il quadro nelle ultime ore è profondamente cambiato, facendosi ben più grave rispetto allo scenario di soltanto pochi giorni fa. Ricordiamo che anche il marito della prof è finito sotto inchiesta con l’accusa di alterazione di stato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PROF CON FIGLIO DA 14ENNE ARRESTATA

Emergono oggi ulteriori dettagli sul 14enne padre del figlio avuto dalla sua prof che gli dava ripetizioni private a Prato. Il giovanissimo, come rivela Libero Quotidiano, si era sfogato con la sua istruttrice di karate solo nei giorni scorsi. Proprio a lei il ragazzino avrebbe detto tra le lacrime: “Quella donna mi ha rovinato la vita”. L’istruttrice aveva così scoperto che fino alla sera prima dell’11 marzo scorso “chattava con frequenza assidua con la 31enne, che è la madre di un altro mio allievo”. Da quanto emerso dall’ordinanza del Gip, il 14enne avrebbe poi ammesso che “la sentiva perché lei frequentemente minacciava di ammazzarsi e quindi cercava di sostenerla e tranquillizzarla…”. La sua istruttrice aveva compreso che era nervoso e che non stava dicendo tutta la verità: “Gli dissi che in quell’ufficio erano presenti due delle donne più importanti della sua vita in quel momento, ovvero la madre, di cui doveva fidarsi, e io, che sono quello che sta facendo arrivare a buoni livelli a karate e gli sta assicurando un futuro sportivo importante. Cercai di rassicurarlo e di farlo sentire libero di parlare. Gli chiesi allora di chi fosse il figlio più piccolo di Giulia, visto che lei non faceva mistero che il padre non fosse il marito”. A quel punto l’alunno sarebbe scoppiato a piangere “e disse che lei gli aveva comunicato che era suo. Iniziò a urlare dicendo che quella donna gli aveva rovinato la vita. Raccontò che la 31enne aveva scritto su Facebook di essere incinta e lui, spaventato dall’eventualità di poter essere il padre del bambino, l’aveva chiamata. Lei gli aveva detto di non preoccuparsi perché il bambino era figlio del marito ma, a gravidanza ormai avanzata, gli aveva confessato che in realtà il piccolo che portava in grembo era suo”. Alla richiesta di aborto del 14enne, lei gli avrebbe risposto che oramai era troppo tardi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“RISCHIA OLTRE 10 ANNI”

La vita in diretta fa il punto della situazione sul caso di Prato, con la professoressa arrestata per la relazione sessuale con un 14enne da cui è nato un bambino. La legale Cristiana Arditi di Castelvetere ha evidenziato: «Il dato tecnico è quello che rileva dalla cronaca: effettivamente questa signora ha commesso un reato, un reato molto grave perché commesso ai danni di un soggetto minorenne completamente incapace secondo la legge». E l’ex oss ora rischia grosso: «Rischia molto, pene molto serie anche oltre i 10 anni di detenzione: ci sono diverse implicazioni, più possibilità di reato». Raggiunto dai microfoni de La vita in diretta, il procuratore Nicolosi ha spiegato: «Ci sono due motivazioni di carattere cautelare che abbiamo prospetto e condivise dal giudice. Primo, il pericolo di inquinamento delle prove, ci sono già stati tentativi di abboccamento del ragazzo; in secondo luogo, il pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie, l’analisi di computer ha avuto cortezza della frequentazione di siti pedopornografici e dei contatti con altri ragazzi minori». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PROF FREQUENTAVA SITI PEDOPORNOGRAFICI

Oltre all’accusa di “atti sessuali con minore”, alla prof toscana diventata da pochi mesi nuovamente mamma di un figlio avuto da un suo allievo 14enne e da oggi arrestata, viene contestata anche la sua frequentazione di siti pedopornografici. “E’ emersa la frequentazione di siti pedopornografici da parte della signora e di contatti con altri ragazzi minori. Per quanto riguarda queste frequentazioni abbiamo anche acquisito delle informazioni di natura dichiarativa”, ha dichiarato il procuratore Giuseppe Nicolosi come riporta l’Huffingtonpost. A questo punto, ha aggiunto il procuratore, occorrerà completare le acquisizioni dei testimoni i cui contatti sarebbero avvenuti per via informatica. La donna è stata sottoposta ora agli arresti domiciliari per il pericolo di reiterazione del reato, di inquinamento delle prove e un tentativo di un nuovo approccio con la vittima. Come spiega Corriere.it, l’accusa che inizialmente era per “atti sessuali nei confronti di un minore” si è trasformata in “violenza sessuale” e “violenza sessuale per induzione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LA DONNA HA MINACCIATO IL SUICIDIO

Una enorme mole di messaggi su Whatsapp: questo quanto raccolto dalla Procura e dalla squadra mobile della Polizia in seguito all’analisi dei telefoni della prof di Prato e l’alunno 14enne, padre del figlio della donna. Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha spiegato che le ipotesi di reato contestate sono tre: atti sessuali quando il ragazzo non aveva ancora compiuto 14 nella casa di lui; atti sessuali nella casa di lei; violenza sessuale per induzione dopo il compimento dei 14 anni. Il procuratore, come riporta Il Tirreno, ha spiegato che la donna avrebbe più volte minacciato il suicidio quando il ragazzo le ha detto di voler interrompere la relazione. Ma non solo: le forze dell’ordine hanno rinvenuto nel computer della professoressa accessi a siti pedopornografici e ci sono contatti sospetti con altri minori, confermati da testimonianze dirette. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

MARITO INDAGATO PER ALTERAZIONE DI STATO

Arresti domiciliari per la prof che ha avuto un figlio da un suo alunno 14enne. La notizia giunge stamane ed è riportata in queste ore da tutti i quotidiani nazionali, a cominciare dal Corriere della Sera. Non viene specificata quale sia stata la svolta nell’indagine che ha portato all’arresto della donna di 31 anni che di professione fa l’infermiera. Come riferisce l’agenzia Ansa, l’ordinanza, di circa 40 pagine, è stata confermata anche da alcune fonti molti vicine all’inchiesta. L’altra notizia di oggi è l’avviso di garanzia nei confronti del marito dell’infermeria, sotto indagine per “alterazione di stato”, ovvero, un reato che si applica a coloro che alterano lo stato civile di un neonato. Non è ben chiaro se l’uomo abbia tentato di scambiare lo stato civile del figlio nato dalla relazione clandestina con un altro, fatto sta che per un reato di tale portata si rischiano dai tre ai dieci anni di reclusione, sempre che lo stesso verrà confermato. Dopo aver disposto la misura cautelare nei confronti della donna, e consegnato l’avviso di garanzia, gli inquirenti hanno perquisito l’abitazione dei due coniugi e sequestrato del materiale. La donna è accusata di “atti sessuali con minore”, di conseguenza la procura deve aver potuto appurare che il ragazzino, al momento del rapporto, avesse 14 anni. Se avesse avuto 13 anni o meno, l’accusa sarebbe stata ben più grave, violenza sessuale su minori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FIGLIO DA 14ENNE, ARRESTATA PROF DI PRATO

E’ stata arrestata la prof di Prato che ha avuto un figlio negli scorsi mesi da un 14enne. Come riferito in questi minuti dai principali quotidiani online, a cominciare da Il Messaggero, la 31enne toscana è finita in manette con l’accusa di “atti sessuali con minore”. La decisione è stata presa dalla procura di Prato che sta indagando dall’8 marzo scorso su quest’assurda vicenda che vede la donna, che di professione fa l’infermiera ma che nel tempo libero dava ripetizioni, aver partorito un bambino durante una relazione clandestina con un ragazzino di soli 14 anni a cui la stessa dava appunto ripetizioni private. Nelle scorse settimane era stato effettuato l’esame del dna sul piccolo nascituro che aveva confermato che il giovane era il padre del figlio della donna, nato in estate e che oggi ha 7 mesi. Nell’inchiesta è stato notificato anche un avviso di garanzia al marito della moglie, molto probabilmente perché a conoscenza dei fatti.

ARRESTATA LA PROF CHE HA AVUTO UN FIGLIO DA UN 14ENNE

Negli scorsi giorni vi avevamo parlato di una probabile rottura del rapporto fra i due coniugi, che fino a poche settimane fa erano apparsi ancora insieme, almeno pubblicamente, ma che ora vivrebbero separati, con l’uomo probabilmente stizzito dal fatto di essere rimasto coinvolto in tutto il caos che sta emergendo. La cosa certa è che la 31enne non ha mai fatto nulla per nascondere la sua relazione proibita, e in paese raccontava a tutti della sua storia e anche del fatto di essere incinta: «Era lei a farci notare la somiglianza del neonato con lo studente – le parole di una donna che conosceva l’infermeria – che andava a fare lezioni a casa sua. Quel piccolino nato ad agosto, così chiaro, era diverso da tutti di loro. E lei non lo nascondeva, anzi». La 31enne aveva letteralmente perso la testa per il suo studente, arrivando fino a farci un figlio. Ad accorgersi di quello che stava accadendo, i genitori del ragazzino, che hanno sporto denuncia scoperchiando il vaso di Pandora.