E’ un marzo anomalo in Liguria. Invece della pioggerellina fine e costante del mese posto a metà tra inverno e primavera e i campi dominati dal verde e dai piccoli colpi di luce, tipici del trifoglio, a Ponente e a Levante domina la siccità. Due, forse tre giornate di pioggia in uno dei mesi più umidi dell’anno è veramente poca cosa. Entrambe le riviere sono toccate da questa calamità naturale, che, com’è noto, coinvolge un po’ tutto il Centro-Nord. E i danni cominciano a farsi sentire. Nella notte tra lunedì e martedì a Cogoleto, località costiera a ponente di Genova, tra Arenzano e Varazze, è scoppiato un vasto incendio che secondo il sindaco Mauro Cavelli ha distrutto in poche ore oltre 100 ettari di bosco e ha portato all’evacuazione nelle notte di circa 40 persone e alla distruzione di alcune case.



Uno scenario infernale si è presentato ai vigili del fuoco e ai volontari antincendio che sin dalla serata di lunedì sono intervenuti per domare le fiamme. Il fuoco che si dirigeva verso la costa e verso l’abitato si poteva vedere da lontano, con fiamme altissime alimentate dal forte vento di tramontana che ha raggiunto punte di oltre 100 chilometri orari. La situazione era ancora molto critica alle prime luci dell’alba, ma per fortuna in mattinata la forza del vento si è attenuata, permettendo l’intervento degli elicotteri e dei canadair. La spola continua che questi aeromobili hanno fatto tra le colline e il mare, l’azione delle squadre dei vigili del fuoco provenienti, oltre che da Savona, da Genova, La Spezia, Massa Carrara e Piacenza, sono riusciti a domare le fiamme nel corso della giornata di ieri.



Nel frattempo però era stata chiusa l’autostrada A10 in entrambe le direzioni e il traffico è letteralmente impazzito con i tir che si sono riversati sull’Aurelia.

Il sindaco di Cogoleto in mattinata aveva dichiarato che l’origine poteva essere anche dolosa, rammaricandosi proprio della pericolosità e della velocità con cui si sono propagate le fiamme, che hanno messo a rischio la vita di tante persone. Dello stesso tenore anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che assieme all’assessore alla protezione civile Giacomo Gianpedrone in mattinata ha raggiunto il Coc di Cogoleto. Anche Toti ha avvalorato l’ipotesi dolosa e ha spiegato che sono necessarie “pene assai severe per chi con le sue azioni mette a rischio la nostra natura, le nostre proprietà e soprattutto le vite umane. Spero che il rogo non sia stato doloso, ma temo che lo sia”.



La procura di Genova ha aperto un’inchiesta per incendio colposo a carico di ignoti, ma nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri forestali avrebbero individuato un palo della corrente a media tensione che, forse a causa del forte vento, sarebbe caduto prima del diffondersi delle fiamme e hanno sequestrato un cavo elettrico che potrebbe aver causato il rogo.