Sono 10mila i partecipanti alla manifestazione di piazza che chiude a Verona il discusso Congresso delle Famiglie: prima per le vide del centro poi il ritorno al palazzo comunale dietro le bandiere dei Giuristi per la Vita, l’Alleanza Cattolica, il Movimento per la Vita e diversi altri gruppi cattolici e laici in difesa della famiglia tradizionale. Nel documento finale emerso dalla tre giorni di Congresso veronese, emerge una rogatoria internazionale per la protezione dei minori contro l’utero in affitto: «a partire dai loro diritti ad avere una mamma e un papà, a non diventare oggetti di compravendita, di abusi sessuali e pedopornografia e a ricevere un’educazione che non metta in discussione la loro identità sessuale biologica e non li induca a una sessualizzazione precoce». Nelle varie richieste esposte nel documento del Congresso per le Famiglie, gli organizzatori mettono nero su bianco «chiediamo il riconoscimento della perfetta umanità del concepito, la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all’etnia, alle opinioni politiche, all’età, allo stato di salute o all’orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all’inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità». (agg. di Niccolò Magnani)



M5S VS SALVINI

Il congresso sulle famiglie fa litigare per l’ennesima volta il governo. Movimento 5 Stelle e Lega se le sono “cantate” senza esclusione di colpi, con attacchi (a volte anche colpi bassi), da una parte e dell’altra. Salvini ha voluto presenziare al discusso evento di Verona, sottolineando come gli “amici” grillini non passano giorno in cui non lo riprendano o non lo insultino su qualche tema. Una situazione che sta divenendo in sostenibile, ma che era prevedibile ed auspicabile visto che le due facce della stessa medaglia non si sono mai amate e mai lo faranno. Troppe le divergenze su temi delicati, a cominciare proprio dalla famiglia, dove il M5s dà degli “sfigati” alla Lega, che a sua volte sottolinea la centralità della famiglia naturale nello stato. «C’è questa ridicola rincorsa a strumentalizzare le difficoltà di madri e padri – una delle molteplici dichiarazioni di Di Maio nelle ultime ore – si parli di famiglia, d’accordo, ma senza strumentalizzare, come invece sta provando a fare qualcuno, da sinistra a destra. La famiglia non è un palco, nè una piazza, è una cosa seria. E la politica ha un altro compito: oltre quello di parlare e organizzare congressi, deve risolvere i problemi!». Allo scontro fra i due si è aggiunto di recente anche Conte, che ha voluto fare chiarezza in tema di adozioni dopo che Salvini aveva accusato Spadafora. Insomma, caos su caos, ma il governo ci ha abitato nelle ultime settimane a continui litigi: supereranno anche questo tornado? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VERONA, CONGRESSO FAMIGLIE: ALTA TENSIONE NEL GOVERNO

Si chiuderà oggi il congresso della famiglia di Verona, in un clima politico a dir poco infuocato. Per l’ennesima volta da quando sono al governo, Lega e Movimento 5 Stelle si sono scontrati sugli stessi temi, e ieri si è registrato uno scambio di frecciate a distanza fra il carroccio e i grillini. Di Maio, nelle settimane precedenti il grande congresso, aveva additato i partecipanti con la parola “sfigati”, e ieri ha rimarcato la questione parlando di “fanatici”. Salvini ha replicato spiegando di “essere orgoglioso di essere uno sfigato”, per poi puntare il dito contro Spadafora, accusandolo di essere immobile sul tema dell’adozione, con l’aggiunta, rivolta a “qualche amico del governo”, che «qui si guarda avanti, non indietro. Qui si prepara il futuro». A chiudere la polemica, almeno per quanto riguarda la giornata di ieri, ci ha pensato Palazzo Chigi, che in una nota breve ma coincisa ha voluto specificare: «La delega in materia di adozioni di minori italiani e stranieri è attualmente ed è sempre stata in capo al ministro della Lega Fontana. Il Presidente del Consiglio ha solo mantenuto le funzioni di Presidente della Commissione per le adozioni internazionali. Spetta quindi a Fontana adoperarsi – come chiesto da Salvini – per rendere le adozioni più veloci e dare risposta alle 30.000 famiglie che aspettano. Rimane confermato che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare, altrimenti si fa solo confusione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VERONA, SCONTRO SALVINI-DI MAIO SULLA FAMIGLIA

Salvini a Verona al Congresso Mondiale delle Famiglie. Di Maio a Roma, lontano geograficamente ma soprattutto idealmente dall’alleato di governo. Le scaramucce dei giorni scorsi, dove il capo politico M5s aveva parlato di “ritorno al Medioevo” e di ritrovo di “sfigati di destra” sono proseguiti anche oggi. Il vicepremier pentastellato, come riportato da La Repubblica, parlando a Cinecittà durante la manifestazione ‘Oggi protagonisti’, organizzata dall’Agenzia nazionale per i giovani con 600 ragazzi provenienti da tutta Italia ha dichiarato:”A Verona ci sono dei fanatici. Qui si guarda al futuro. A Verona si affronta il tema della famiglia con odio, dicendo che la donna deve stare chiusa in casa per fare figli, noi guardiamo al futuro, parliamo di più aiuti per giovani e famiglie”. Poi la difesa di Vincenzo Spadafora, accusato da Salvini di lentezze sul processo delle adozioni:”Salvini legga bene le deleghe, Spadafora non c’entra. Quella sulle adozioni è in capo al ministro Fontana ed al presidente del Consiglio”. (agg. di Dario D’Angelo)

SALVINI, “MIGLIAIA DI BAMBINI OSTAGGIO DELLE CASE FAMIGLIA”

Sono molti gli spunti forniti dal discorso pronunciato da Matteo Salvini al Congresso delle Famiglie di Verona. Il vice-premier cerca di tenersi in equilibrio durante tutta la durata dell’intervento in una kermesse che ha riacceso le tensioni – a dire il vero mai sopite – con l’alleato M5s, come riporta La Repubblica:”Lo dico con massimo rispetto a qualche distratto amico di governo che pensa che qua dentro ci sia un ritorno al passato. Qua dentro si prepara il futuro. E se parlare di papà mamme e figli significa essere sfigati, sono orgoglioso di essere sfigato”. Salvini ha poi individuato il suo prossimo obiettivo di battaglia politica, dopo i centri d’accoglienza per i migranti toccherà alle case-famiglia:”Adesso comincio a mettere occhio al business delle comunità di bambini. Su tremila case-famiglia, tantissime che fanno il loro lavoro, ma ci sono soggetti che tengono in ostaggio migliaia di bambini. Andremo a smistarle con una commissione di inchiesta”. (agg. di Dario D’Angelo)

SALVINI, “194 NON SI TOCCA”

Il ministro dell’interno, Matteo Salvini, ha mantenuto le promesse presentandosi quest’oggi al congresso delle famiglie in corso di svolgimento a Verona. Il titolare del Viminale, alla marea di giornalisti che lo attendevano, ha spiegato: «Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 (la legge sull’aborto ndr) non è in discussione. Non sono in discussione l’aborto, il divorzio – ribadisce – ognuno fa l’amore con chi vuole, va a cena con chi vuole». Il vice presidente del consiglio ha replicato anche al grillino Vincenzo Spadafora, che in un’intervista concessa quest’oggi ai microfoni de Il Fatto Quotidiano aveva escluso future alleanze fra M5s e Lega: «Spadafora si occupi di rendere più veloci le adozioni – le parole del leghista – ci sono più di 30mila famiglie che attendono di adottare un bambino». Numerose le persone che hanno accolto festanti il ministro dell’Interno, con cori «Matteo, Matteo!», ma non sono mancati i contestatori, una minoranza a dire il vero, che si sono rivolti a Salvini dicendo: «Vergogna!». Salvini ha parlato anche dal palco dicendo: «Sono venuto nonostante le polemiche. A chi dà fastidio la parola mamma o la parola papà? Il problema è solo suo. Ognuno – ha aggiunto – nella sua vita privata fa quello che vuole e fa l’amore con chi vuole. Da ministro però voglio rimettere al centro i bambini che non possono essere vittime dei litigi degli adulti. Occorre modificare il diritto di famiglia, perchè giùli adulti possono litigare e i matrimoni possono fallire, ma i bambini devono continuare ad avere un papà e una mamma, non genitore 1 e genitore 2». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CONGRESSO FAMIGLIA A VERONA: ATTESO SALVINI

Congresso della famiglia, seconda giornata dell’evento mondiale in programma a Verona. Non sono mancate le polemiche nelle ultime ore, con Papa Francesco che ha tenuto a precisare «di essere d’accordo nella sostanza, ma il metodo è sbagliato». Nelle prossime ore è atteso l’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ieri ha evidenziato come aborti e divorzi non verranno assolutamente toccati dal governo, e pochi minuti fa ha preso il via la contro-manifestazione femminista circa mille persone sono partite dal teatro K2, dove si è tenuto un dibattito con Laura Boldrini e Monica Cirinnà tra le altre, ed è giunto a Ponte di Castelvecchio. Un flash mob organizzato da numerose associazioni femministe di Verona, svolto sulle note di Viva la libertà di Jovanotti. Una manifestazione pacifica per rivendicare i propri diritti e “rispondere” al World Congresso of Families, che si unirà al corteo transfemminista organizzato dal movimento “Non una di meno”.

CONGRESSO DELLA FAMIGLIA, PD CONTRO LEGA

Partito Democratico fortemente contro i temi trattati nel corso del Congresso della Famiglia, ecco l’attacco di Monica Cirinnà: «Il fatto più grave è la presenza a WCFVerona del Ministro Bussetti: sappia che difenderemo la scuola pubblica e sappia che difenderemo l’educazione alle differenze, la parità di genere inizia da lì!». Questo il commento della dem Valeria Valente: «Famiglia è dove c’è amore. Dove non c’è violenza. Dove c’è parità e rispetto reciproco. Abbiamo combattuto in questi anni battaglie difficili per estendere il campo dei diritti e non arretreremo di un millimetro dinanzi alle ossessioni di qualche fanatico!». Infine, l’ira di Michele Bordo: «A Verona distribuiscono feti come gadget e dicono che gli omosessuali vanno curati perché altrimenti per loro c’è l’inferno. A questo medioevo parteciperà anche Matteo Salvini. Avete capito in mano a chi siamo?».

CONGRESSO DELLA FAMIGLIA, GRILLINI: “NON CENSURO”

Franco Grillini, storico esponente del mondo omosessuale e paladino dei diritti civili, ai microfoni di Quotidiano.net ha spiegato: «Sarei andato in caso di invito? Certo, nella mia storia politica, anche come parlamentare di sinistra, ho sempre accolto con favore il dialogo. Negli anni sono andato al festival nazionale del Msi, a Rieti, alla festa della Lega, figurarsi se avrei declinato l’invito dei promotori del forum di Verona. Ferme restando le opportune garanzie di assoluta libertà di parola, sarei intervenuto anche lì in una qualche tavola rotonda. Dopo sarei andato a manifestare le mie idee. Il problema è che non hanno invitato né me, né altri esponenti del mondo gay». Il direttore di Gay.it ha aggiunto: «Lo scopo di questo congresso è unidirezionale, è ammesso solo un pensiero unico, oscurantista, contro gli omosessuali e le donne. Alla base c’è un’ideologia oscurantista. Usando un po’ d’ironia, si può dire che domani bisogna mettere le lancette avanti di un’ora, ritorna l’ora legale, ma per chi è a Verona vanno poste indietro di cinque secoli».