Momenti di grande paura a bordo di un Boeing 737 Ryanair in fase d’atterraggio a Treviso: il pilota del velivolo si è visto costretto a comunicare il messaggio di sos alla torre di controllo dell’aeroporto «Antonio Canova» che ha attivato il piano di emergenza. Ma cos’è andato storto nella mattina di sabato, 30 marzo 2019? Innanzitutto bisogna precisare che il volo, partito da Napoli, è atterrato regolarmente a Treviso alle ore 7:54 di oggi. Il pilota del Boeing 737 è stato messo in allarme dall’uscita di fumo da un motore dell’aereo. Secondo le prime informazioni riferite dai vigili del fuoco intervenuti sulla pista d’atterraggio per verificare l’accaduto e assistere la manovra, il fumo sarebbe stato causato da una perdita d’olio da una turbina: se questa ipotesi fosse confermata è chiaro ed evidente che l’aereo non ripartirà per Napoli.



TREVISO, FUMO DA BOEING 737 RYANAIR

Sul Boeing 737 di Ryanair per cui sono scattate le procedure d’emergenza in fase d’atterraggio all’aeroporto «Antonio Canova» c’erano 170 passeggeri. Per loro, come riferito dal Corriere della Sera, attimi di grande apprensione quando è stato evidente che il pilota stava riscontrando dei problemi nella conduzione dell’aeromobile. Dati i problemi riscontrati alla turbina dell’aereo, per i passeggeri diretti allo scalo di Napoli, Ryanair ha messo a disposizione un altro velivolo che li condurrà all’aeroporto partenopeo. Nel frattempo, da quanto si è appreso, l’incidente non ha provocato ricadute in termini di puntualità e di operatività generale dell’aeroporto «Canova». Restano il grande spavento per i 170 passeggeri che si trovavano a bordo del Boeing 737 e i dubbi sulle cause che hanno portato l’aereo a riscontrare questi problemi in fase d’atterraggio.

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