Il 5 marzo viene onorato Sant’Adriano di Cesarea. Adriano nacque a Adria, vicino alla cittadina di Rovigo, e si trasferì in seguito in Palestina dove morì durante l’impero di Diocleziano. Le notizie sulla vita e sulle vicende di Adriano di Cesare sono davvero scarse. Molte fonti agiografiche raccontano però come egli fosse devoto sin da giovane alla predicazione cristiana e incitasse alla conversione. Lo storico Sant’Eusebio di Cesarea, autore di un pregevole trattato sui martiri, racconta come Adriano e il suo amico cristiano Eubulo andarono in Palestina al fine di compiere un’opera di evangelizzazione. In particolare, i due volevano aiutare i martiri della zona che erano perseguitati dall’Imperatore Diocleziano. L’Impero venne quasi subito a conoscenza dei suoi propositi di diffusione della fede cristiana nel territorio d’Oriente.



LA STORIA DEL MARTIRE

In molti intimarono a Sant’Adriano di abiurare la propria fede e riconoscere gli Dei pagani ma lui rifiutò. Purtroppo la sua missione venne interrotta prima del tempo quando Firmiliano, il governatore della zona, lo imprigionò condannando Adriano ed Eubulo ad una pena terribile, la damnatio ad bestias. Adriano venne mandato in pasto alle fiere e quando al suo cospetto arrivarono i leoni inferociti questi riuscì miracolosamente a resistere agli attacchi delle fiere. Purtroppo, però uno dei soldati di Firmiliano, vedendo che i leoni non riuscivano a sbranarlo, lo decapitò. In questo modo il 5 marzo del 309 d.C. si compì il martirio di Sant’Adriano che elevò la sua anima pia al cielo. Firmiliano scelse come data della condanna proprio il 5 marzo, la festa pagana della dea Fortuna. Secondo altre fonti, anche il fedele compagno Eubulo venne dato in pasto alle bestie alcuni giorni dopo il martirio di Adriano. Molto presto Adriano divenne caro ai cristiani d’epoca bizantina che, spesso, lo raffiguravano nelle icone sacre come un giovane con vesti preziose e sgargianti, una ferula cinta tra le mani e una palma, un simbolo di pace e anche di unione tra i popoli. Il sacrificio di Eubulo viene, invece, celebrato il 7 maggio.



Il 5 marzo vengono celebrati anche altri santi e beati come San Gerasimo, San Conone l’ortolano, San Giovan Giuseppe della Croce, San Ciarano, San Lucio I, Beato Geremia da Valacchia Kostistik e San Teofilo di Cesarea di Palestina.

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