Di mancanza di lavoro si muore, anche se sei un musicista. E’ successo questa ultima volta a Lanzo, nel comasco, dove Massimo Arminchiardi, 56 anni, si è lanciato improvvisamente dal ponte in centro città che passa sopra al torrente Tesso. Sul posto c’era una pattuglia di carabinieri che ha visto tutto e prontamente hanno cercato di soccorrerlo, sradicando la grata di ferro di sicurezza che protegge da scendere sul torrente che come molti corsi d’acqua italiani in questo periodo era praticamente asciutto. Solo sassi, su cui l’uomo si è schiantato pur rimanendo cosciente. E’ stato chiamato un elicottero di soccorso che l’ha trasportato in ospedale ma purtroppo è morto dopo alcune ore per lesioni interne e diverse fratture. Molto conosciuto nella zona, Max come lo chiamavano tutti era un virtuoso della chitarra sin da quando aveva 18 anni.
RIMASTO SENZA CASA
Anni fa il chitarrista aveva accompagnato in tour l’ex leader degli Europe, Joey Tempest, in tutto il mondo e aveva accompagnato Alexia al festival di Sanremo per poi fondare una scuola di musica per ragazzi a San Carlo Canavese. Ma gli affari non andavano bene e per un musicista è facilissimo uscire dal giro e trovarsi senza alcuna occupazione, se non hai dietro le spalle manager e discografici importanti. Su Facebook qualche giorno fa aveva postato un vero grido d’aiuto: “Non ho più un posto dove andare. Confido negli assistenti sociali. Spero mi trovino un mini appartamento dove poter vivere, in alternativa si parla di un’altra struttura tipo comunità. Ma io fisicamente sto bene, non posso passare la mia vita da una struttura all’altra. Così vuol dire morire per me. Io voglio tornare a suonare”. Un grido di aiuto quello del chitarrista che non si è fatto in tempo a cogliere. Per un musicista la mancanza di lavoro è un dolore in più oltre a essere disoccupato, perché la musica non è solo lavoro, ma passione. Ed essere privati di una passione genera scompensi tali che possono portare alla morte.