Gennaro De Tommaso, meglio conosciuto come Genny la carogna, è diventato un collaboratore di giustizia. L’ex capo ultras del Napoli, conosciuto per aver tentato di trattare il rinvio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli dopo la morte del sostenitore azzurro Ciro Esposito, è in carcere da tre anni ma, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha deciso di collaborare con lo Stato e di raccontare ai magistrati della Dda di Napoli le dinamiche dei clan camorristici della zona di Piazza Bellini. Attualmente De Tommaso sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti e ha optato per la collaborazione per ridurre la pena. Il Fatto evidenzia che da quando è iniziato questo capitolo i suoi familiari hanno rifiutato di entrare nel programma di protezione.



GENNY LA CAROGNA PENTITO: DIVENTA COLLABORATORE DI GIUSTIZIA

Genny la carogna ha fatto il giro del mondo per essere salito sulla balaustra dello stadio Olimpico di Roma con una maglietta che inneggiava alla scarcerazione di Antonio Speziale, condannato per la morte del poliziotto Filippo Raciti. Leader dei Mastiffs, De Tommaso venne sanzionato con un Daspo di otto anni per poi venire condannato per associazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale, traffico internazionale e camorra. Il Fatto Quotidiano sottolinea che è stato anche condannato per la detenzione di un telefono cellulare in carcere ad Avellino, nel reparto di ‘alta sorveglianza’ di Poggioreale, con il quale seguiva le partite del Napoli e chiamava a casa i suoi familiari e amici.

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