Dopo aver massacrato di botte la fidanzata Alessandra Musarra, il 26enne Cristian Ioppolo, assassino reo confesso, ha realizzato una vera messinscena. Ha prima inviato un sms dal cellulare della fidanzata appena uccisa al padre della ragazza e poi ha persino chiamato dicendosi preoccupato. Sono questi i risvolti che emergono dal quotidiano La Sicilia relativi al femminicidio che si è consumato ieri a Messina. La disperazione di papà Luciano è immensa: “Ha scelto il ragazzo sbagliato, più volte le avevo detto di lasciarlo. Speriamo ora che la giustizia faccia il suo corso. E’ stata anche vergognosa la messinscena che ha messo in atto con me e gli altri familiari facendo credere non fosse lui il colpevole con la storia del messaggio mandato dal cellulare di Alessandra e la chiamata che ha fatto a me”, ha dichiarato l’uomo. Oggi, a diventare tristemente virale è il video che immortala Ioppolo subito dopo l’arresto, mentre esce dal commissariato di polizia dopo aver confessato il delitto di Alessandra affermando di essere stato colto da un raptus di gelosia. Il ragazzo si è mostrato spavaldo e sul suo volto è stato intravisto uno spregevole ghigno mentre si allontanava in auto scortato dagli agenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“NON POTEVA DIFENDERSI”

Continuano le indagini della polizia sull’omicidio di Alessandra Immacolata Musarra, la 23enne di Messina uccisa dal fidanzato reo confesso Cristian Ioppolo, ora in stato di fermo. Sarà l’autopsia a rivelare le cause effettive del decesso. Intanto la Scientifica ha scandagliato palmo a palmo la casa alla ricerca di ogni elemento utile sulla aggressione. I familiari non ci credono ancora. Il padre, distrutto, a La Vita in Diretta ha raccontato di essere stato chiamato da Ioppolo, il quale non gli ha detto di essere stato lui a uccidere la figlia. «Mi ha chiamato alle 2 di notte dicendo che mia figlia chiedeva aiuto. Sembrava normale, cioè è strano di suo. Non so come è successa questa cosa. L’ho trovata morta». In diretta invece il fratello di Alessandra Immacolata Musarra: «Stavano insieme da poco, quindi non riuscivamo a capire la situazione. Lei comunque non voleva stare più con lui. Non poteva neanche difendersi, era minuti». (agg. di Silvana Palazzo)



IL FRATELLO “NON ERA NORMALE”

L’omicidio di Alessandra Immacolata Musarra ha scosso la comunità di Messina. La donna viveva da meno da un anno col fidanzato Chistian Ioppolo, che l’ha uccisa a mani nude ieri nella loro abitazione. Un rapporto litigioso e burrascoso, ma non si era mai parlato di violenza fisica: Alessandra avrebbe voluto interrompere il rapporto, Christian l’ha massacrata di botte. Intervenuto a Storie Italiane, il fratello Salvatore ha commentato: «Era una ragazzina ancora, non era una donna: quell’uomo ha ucciso una ragazzina, non una donna. Io l’ho aiutato, ha lavorato anche con noi nella nostra azienda. Si vedeva che non era normale, ma non poteva credere che potesse arrivare a questo. Alessandra era stanca di questo rapporto». Prosegue Salvatore: «Mia sorella non ha mai parlato di violenza con noi. Parlava molto con me e con mia moglie, si raccontava, ma con tutti: anche se siamo una famiglia separata, siamo molto compatti e uniti, tutti in buoni rapporti». E conclude: «Devo stare vicino a mia madre e a mio padre, i genitori sono quelli che ne risentono di più: la mia preoccupazione va a loro». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“TROPPA VIOLENZA”

Alessandra Immacolata Musarra, la 23enne di Messina uccisa dal fidanzato reo confesso, Chistian Ioppolo, già in passato era stata vittima della sua violenza. La furia del giovane sarebbe stata inaudita, stando a quanto riporta Strettoweb: il fidanzato l’avrebbe massacrata prendendola a schiaffi e pugni fino a farla morire. Il suo corpo è stato rinvenuto questa mattina nella abitazione, ancora nel letto e in una pozza di sangue. A compiere la drammatica scoperta è stato il padre della giovane vittima, che insieme al resto della famiglia vive al piano di sotto e che non si sarebbe accorto di nulla. Alessandra non rispondeva ed il suo silenzio sospetto lo avrebbe spinto a recarsi in casa trovandosi di fronte ad una scena choc. Il suo corpo, il viso in particolare, era pieno di lividi. Alla base delle continue liti tra i due fidanzati, la gelosia di lui, che questa volta gli avrebbe fatto letteralmente perdere la testa. Allo stesso portale è intervenuto anche il padre di Alessandra, Luciano Musarra, che ha commentato: “Tanta, troppa violenza… Stamattina non apriva la porta e siamo entrati con la scala nel balcone non ho capito subito che era coinvolto il fidanzato. Avevo ricevuto un messaggio ed ho chiamato mio figlio che sta sotto per andare ad aiutarla ma lei non rispondeva sono salito e l’ho trovato morta. Non so come spiegare tanta violenza”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

TROVATA MORTA IN CASA

Una giornata particolarmente difficile, quella di oggi, per il numero di femminicidi che, proprio alla vigilia della Festa della Donna si vanno a moltiplicare in queste ultime ore. Dopo il caso della donna 36enne massacrata a Napoli dal marito, un nuovo caso di femminicidio con vittima una giovanissima donna appena 23enne, è stato registrato a Messina. La giovane si chiamava Alessandra Immacolata Musarra, trovata morta in casa, in una pozza di sangue, sul suo letto nel quartiere Santa Lucia Sopra. A riportare la notizia è stato il portale La Sicilia che ha reso noto anche il nome del fidanzato 26enne della vittima, Christian Ioppolo, subito fermato e condotto in commissariato dove al termine di un interrogatorio fiume ha confessato. Ioppolo è stato sottoposto a fermo di polizia con l’accusa di omicidio e si trova ancora in Questura dove l’interrogatorio è andato avanti anche dopo la sua confessione del delitto, in presenza del suo avvocato. Il movente dell’ennesimo terribile femminicidio resta ancora ignoto anche se la gelosia sembra essere la pista principale seguita dagli inquirenti. Ipotesi confermata in parte anche da alcune testimonianze raccolte nella zona. Le indagini sono appena all’inizio e secondo quanto finora trapelato anche altre persone sarebbero sotto interrogatorio.

MESSINA, 23ENNE UCCISA DAL FIDANZATO

Ancora una vittima innocente, molto probabilmente a causa della folle gelosia da parte del suo giovane compagno. Sarebbe morta per questo la 23enne messinese Alessandra Immacolata Musarra per mano del fidanzato 26enne. Non sono ancora del tutto chiare le modalità del delitto ma secondo quanto emerso dai profili Facebook, la coppia si frequentava da tempo e sembrava molto affiatata. I due postavano spesso foto e frasi d’amore reciproche tramite i social. Solo ieri Alessandra aveva postato un post su Facebook con un video tratto da Un posto al sole e la didascalia: “Bravissimi gli attori, ogni anno in vista della festa della donna ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perché sono in mille modi… e un posto al sole li racconta tutti grandiosi…”. Il giorno prima ancora, aveva pubblicato una foto insieme al fidanzato mentre mangiavano un gelato in un bar della città. Eppure, nei giorni scorsi qualcosa sembrava vacillare: in alcuni post social, la vittima aveva messo in dubbio la sua relazione con colui che si è poi rivelato il suo assassino.