Le ha risposto e seppure “declinando” gentilmente l’invito a tramutare la Quaresima normale in “vegana”, le ha augurato ogni bene benedicendola davanti al Signore: Papa Francesco ha deciso di rispondere a Genesis Butler, l’attivista 12enne che solo qualche giorno fa chiese ufficialmente al Santo Padre di “sponsorizzare” la Pasqua vegana come lotta inserita nel cambiamento climatico. Le lobby e ong dedite al veganesimo da tempo richiedono anche alla Chiesa un “passo deciso” per invitare la comunità mondiale a consumare meno carne ma (per fortuna, aggiungeremmo noi) il Papa ha deciso di non accogliere tale “invito”: nonostante questo, ha preso terribilmente sul serio l’attivismo e le battaglie portate avanti da una giovanissima ragazza delle medie che ha avuto il coraggio di rivolgersi direttamente al Papa per le sue credenze. La lettera di Bergoglio, firmata dall’assessore degli Affari Generali della Segreteria di Stato, Paolo Borgia, è giunta a Genesis nel primo giorno di Quaresima anche se l’aspetto più importante, «la Pasqua vegana» non viene per il momento sdoganata.



LA QUARESIMA VEGANA NON VIENE SDOGANATA

«Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto la sua missiva e mi ha chiesto di ringraziarla. Apprezza le preoccupazioni sulla cura per il Pianeta, la nostra casa comune, che l’hanno spinta a scrivergli. Il Santo Padre la ricorderà nelle sue preghiere e le manda la sua benedizione», scrive il Papa rivolgendosi direttamente alla simpatica 12enne convintamente vegana. In un videomessaggio e in diversi post su Instagram, Genesis ha deciso poi di rispondere a sua volta alle parole del Santo Padre invitandolo ancora a condividere con lei un pasto vegano in qualsiasi momento della Quaresima, «sarebbe un enorme onore per me e per tutti i membri della comunità “Million Dollar Vegan”». Nel pubblicare la foto della lettera del Papa, Genesis ha poi commentato «anche se papa Francesco non ha detto che farà la quaresima vegana, sono felice che abbia letto la mia lettera perché adesso sa meglio cosa l’allevamento sta facendo al pianeta e quanto gli animali stiano soffrendo». In un brillante commento qualche giorno fa Don Federico Picchetto per il nostro quotidiano spiegava così l’ambiguità che spesso si crea anche all’interno della stessa Chiesa in merito al valore/disvalore della carne nei giorni di Quaresima: «Il Papa non può stabilire quaresime vegane perché ciò che la quaresima coltiva non è l’assenza della carne, ma il suo valore. Al punto che l’astinenza non nasce da una repressione, ma da un amore che – nel distacco da ciò che è immediatamente più istintivo – impari a fruire di tutto in modo più umano e più vero. La Chiesa non mortifica mai il desiderio dell’uomo: nell’Incarnazione essa racconta la passione di Dio per la carne, così da trasformare anche la carne in tavola in un segno, in una Presenza, di cui imparare a godere».

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