Niccolò, il 50enne vittima della violenta aggressione è intervenuto oggi alla trasmissione Pomeriggio 5 per raccontare la sua versione. L’uomo è apparso ancora molto provato ed ha fatto chiarezza sui motivi scatenanti del diverbio: “Non sono andato a chiedergli soldi, gli ho solo detto di non dire in giro che mi aveva pagato”. Il 30enne gli aveva chiesto una riparazione all’auto proprio nel giorno di Natale: “Ecco il ringraziamento… ma comunque io soldi non ne voglio da quel signori lì”, ha spiegato la vittima prima di ripercorrere l’assurda aggressione. Pomeriggio 5 ha raccolto anche l’altra versione, quella del 30enne Franco che ovviamente è del tutto differente da quella fornita dal meccanico: “Mi ha minacciato di darmi fuoco al locale, che ero in bastardo, un poveraccio”, ha esordito. A suo dire aveva una lama di ferro e avrebbe cercato di colpirlo con le forbici da elettricista, tutte circostanze smentite dalla vittima. “Io gli ho solo dato qualche pugno in faccia”, ha aggiunto. La vittima, di contro, in lacrime ha commentato: “Non ho parole, come mai allora non ha neppure un graffio?”. “Chi mi conosce sa che se c’è un problema io giro i tacchi e me ne vado da un’altra parte, ma almeno l’umiliazione di dirmi che mi ha pagato, per quello mi ha massacrato in fin di vita!”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“CREDEVO VOLESSE UCCIDERMI”
Niccolò, un elettrauto 50enne, nei giorni scorsi è stato vittima di una brutale aggressione da parte di una persona alla quale aveva aggiustato l’auto senza però ricevere il dovuto pagamento. L’uomo sarà oggi in collegamento con la trasmissione Pomeriggio 5 alla quale racconterà in prima persona la terribile esperienza. Le sue parole erano già state racconta da VareseNews al quale il 50enne pestato a sangue aveva spiegato: “Non volevo riscuotere un credito da quell’uomo. Mi sono solo permesso di ricordargli che quello che andava dicendo in giro era falso, lui i soldi che mi doveva non me li ha mai dati”. L’aggressione brutale si era consumata a Busto Arsizio davanti al bar gestito dallo stesso uomo che lo avrebbe picchiato per un debito. I segni di quel pestaggio sono ancora oggi evidenti e dopo essere stato picchiato è stato necessario il ricovero in ospedale: oltre al volto sfigurato dagli ematomi, la vittima ha riportato anche il naso rotto, un braccio ferito e cinque costole rotte. L’aggressore sarebbe un uomo di 30 anni il quale avrebbe prima atterrato l’avversario con uno sgambetto e poi gli si sarebbe accanito contro con ferocia, colpendolo ripetutamente. “Non ho capito se aveva molti anelli o un tirapugni”, ha commentato la vittima.
PICCHIATO PER UN DEBITO: LE SUE PAROLE
Ha creduto di morire l’uomo 50enne vittima la scorsa settimana della brutale aggressione per un banale debito. “Ad un certo punto ho pensato che mi volesse uccidere, io stavo fermo perchè temevo si facesse aiutare anche da altre persone che erano lì e mi minacciavano”, ha raccontato ancora molto impaurito. La vittima avrebbe reagito solo all’inizio poichè l’aggressore lo aveva minacciato di dargli fuoco lanciando una sigaretta nella sua auto e vantandosi di amicizie importanti. A quel punto il 50enne avrebbe deciso di affrontare il giovane che però ha avuto la meglio: “Non è vero che avevo un attrezzo in mano, lo avevo in tasca ma perchè era vestito con gli abiti da lavoro ed ero diretto proprio nell’azienda per la quale lavoro. A me non interessava nemmeno di recuperare quei soldi ma solo di difendere la mia reputazione”, ha commentato alcuni giorni dopo l’aggressione subita e che gli è costata 40 giorni di prognosi.